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Giraldi, stop di tre turni. A Cava chance per Rabbeni Arriva la stangata del Giudice Sportivo dopo la rissa del post partita contro l’Agropoli. Amura lancia Rabbeni nel derby di Cava, Rima va in panchina

Giraldi, stop di tre turni. A Cava chance per Rabbeni31-10-2012 – La tegola Giraldi è arrivata. La squalifica di tre giornate (…per avere, al termine della gara, colpito un calciatore avversario con uno schiaffo alla nuca… C.U. n 45 G.S.), ampiamente prevista dopo i fattacci di domenica scorsa e dettagliata da WWW.SOLOSAVOIA.IT con l’esclusiva intervista allo stesso Giraldi, si è abbattuta nel bel mezzo della settimana pre-derby. A Cava, difatti, i bianchi saranno attesi ad una delle partite più sentite della stagione, contro una rivale di sempre. E perdere la “luce” del centrocampo non è certo il miglior viatico. Ma tant’è ed il tecnico Amura sta già correndo ai ripari.

RIVOLUZIONE AMURA – Con ogni probabilità l’allenatore oplontino rinuncerà al prudente 5-3-2 per schierarsi con il classico 4-2-3-1 o, addirittura con l’offensivo 4-3-3, suo modulo preferito. A confermarcelo è lo stesso Amura.

“Sto studiando diverse soluzioni perché l’assenza di Giraldi peserà tantissimo. Di certo il suo ruolo sarà occupato da Ianniello che è il giocatore dotato di maggiore duttilità di utilizzo. Ma non è finita qui, perché restano altri dubbi sia a centrocampo che in attacco. Per questo l’amichevole contro la Viribus mi consentirà di testare il più possibile uomini e schemi per trovare la soluzione migliore”.

RABBENI IN CAMPO, RIMA IN PANCHINA – Al “Simonetta Lamberti” dovrebbe essere la grande occasione per Luciano Rabbeni (nella foto), schierato dal primo minuto per la seconda volta in campionato, dopo il vittorioso esordio di Ragusa. Per Rima, invece, dopo questi mesi vissuti tra casa e tribuna, arriva il momento della panchina.

“Probabilmente utilizzerò Rabbeni sulla fascia sinistra, Rima partirà dalla panchina”.

Non lascia dubbi, in tal senso Amura.

OCCHIO AGLI UNDER – Altro dubbio riguarda l’impiego del quarto under. Manfrellotti o Nasto? Per Amura si deciderà solo sabato.

“Dipenderà molto se schiererò tre o due giocatori avanti alla difesa. Nella prima ipotesi, Nasto affiancherà Fontanarosa e Ianniello, nell’altra prospettiva Manfrellotti giocherà nel tridente d’attacco”.

L’ENTUSIASMO DI RABBENI – Sempre mite, mai una parola o un atteggiamento fuori luogo, Luciano Rabbeni, allenamento dopo allenamento, sta conquistando la fiducia di tutti, Amura compreso.

“Sono molto contento che il mister creda in me. Il mio imperativo è lavorare. Solo così posso guadagnarmi un posto in squadra”.

Domenica scorsa il suo ingresso è stato determinante per recuperare il risultato. Anche se le sua aspettative ad inizio stagione erano ben diverse.
“E’ chiaro che speravo di poter giocare di più. Venivo da una stagione importante con 33 presenze e nove gol con la casacca della Nissa, i presupposti erano ben altri. Ma questo non mi spaventa perché nessuno mi ha mai regalato niente e tutto quello che ho conquistato è stato frutto dei miei sacrifici. Un po’ come sta succedendo al Savoia quest’anno. Vedo che contro questa squadra c’è un vero e proprio accanimento. Dalla squalifica del Giraud in poi tutto quello che ci riguarda è sempre amplificato in negativo. E questo non è giusto”.

L’eventuale esordio con Amura, proprio nel derby più sentito, sarà un vero e proprio esame di maturità. Rabbeni si sente pronto.
“I tifosi già ci hanno fatto capire quanto ci tengano a questa partita. Siamo stati responsabilizzati a dovere. Purtroppo ci mancherà tantissimo il loro apporto ma proprio per questo triplicheremo gli sforzi per tornare a Torre con un risultato importante da dedicare a loro”.

RIMA IN ATTESA – Ci aveva sperato contro l’Agropoli. Giocare anche uno scampolo di gara per lui sarebbe stato molto significativo. Ma Amura ha preferito tenerlo ancora fuori. A Cava, a meno di clamorose novità, uno dei sette in panchina dovrebbe essere lui.

Per Rima un’attesa lunghissima. Iniziata dal precampionato, dai primi problemi per fisici per il post di un intervento e proseguiti, poi, con un’infiammazione al ginocchio. Quanta rabbia mista a delusione covata in questi quattro mesi.
“E’ vero. Non ce la facevo davvero più. Ogni giorno mi succedeva qualcosa di avverso. Non vedo l’ora di mettermi tutto alle spalle, e questo solo il campo potrà consentirmelo”.

Per il diesse Dionisio è stato l’ultimo colpo di mercato. Lo stesso dirigente ha ammesso che potrebbe rivelarsi il primo, grande acquisto della mercato di fine anno.
“Ringrazio il direttore per la fiducia. A dire il vero sia lui che tutta la società ed i compagni, senza dimenticare i tifosi, mi sono stati sempre vicini in questo periodo. Li ringrazio tutti ma e so che l’unico modo per ripagarli sarà con i miei gol”.

(Rodolfo Nastro)





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