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Savoia-Agropoli: le interviste Amura:”Pari di cuore. Dedicato ad Andrea Vecchione”. Contino:”Ho visto un grande Savoia, peccato per il risultato”. Mea culpa di Incoronato

Savoia-Agropoli: le interviste28-10-2012 – Quante emozioni nel primo pomeriggio autunnale vissuto al Giraud. Il pari, in pieno recupero, colto dal Savoia, è un festival di sensazioni, gioia incontenibile. Si è evitata una beffa, sette giorni dopo quella di Lamezia e c’è da essere contenti. Naturalmente, se da parte oplontina prevale la soddisfazione, da quella avversaria monta alta la tensione. Così a fine gara si vivono momenti di confusione con tutti che accusano tutti, ci sono diversi capannelli in campo, tra giocatori ed addetti ai lavori, ognuno vuol dire la sua anche con toni accesi. La terna arbitrale, con difficoltà, aiutata anche dalle forze dell’ordine presenti, riporta tutto alla normalità. Così si stemperano in un nulla le tensioni ed i giocatori si stringono la mano e si fanno reciproci complimenti. Poi tutti sotto i tifosi, assiepati, come sempre, all’esterno a cantare “bianchi alè”. E’ una premessa doverosa a quelle che saranno le dichiarazioni del dopo partita.

VECCHIONE: 57 ANNI DI SAVOIA – E’ doveroso iniziare i commenti del post gara con i più sentiti auguri al massaggiatore storico del Savoia, Andrea Vecchione (nella foto). Per lui oggi il compleanno e l’orgoglio di vivere il Savoia da 57 anni.

“Avremmo voluto dedicare la vittoria ad Andrea – afferma il tecnico Amura – ma siamo certi che la grinta con la quale abbiamo raggiunto il pari ha, comunque, onorato il suo compleanno”.

Alle parole del tecnico, tutta la sala stampa ha dedicato un caloroso applauso ad Andrea.

LA DISAMINA DI CONTINO“Non credo che questo punto compensi il pari di domenica scorsa. Per come è venuto potrebbe sembrare così ma, in realtà, a Lamezia avremmo dovuto e potuto vincere. Oggi, invece, è stata una gara diversa, insidiosa. Ho visto un gran Savoia. Prestazione ammirevole anche perché dopo il vantaggio avversario, se si eccettua qualche minuto di naturale sbandamento, la squadra ha cercato in tutti i modi il pari. Abbiamo messo il cuore oltre l’ostacolo anche a causa di una serie di decisioni arbitrali che non mi sono piaciute. A fine primo tempo, ad esempio, c’era un netto rigore a nostro favore per fallo di mano in area di Parisi, ma l’arbitro non è stato dello stesso avviso. Alla fine, comunque, siamo riusciti a prenderci questo punto che ritengo sia il giusto premio a tanta abnegazione”.

GLI AVVERSARI – Il tecnico dell’Agropoli, Nastri è molto dispiaciuto per la vittoria sfuggita per un soffio. “E’ la terza volta che ci capita in stagione. Questo può solo significare che giochiamo con superficialità nelle fasi cruciali della gara. Avremmo potuto chiudere prima la partita, con due importanti occasioni capitate a Carotenuto ma, purtroppo non siamo stati cinici. In tutti i casi un pareggio a Torre Annunziata è un risultato di spessore, ottenuto contro una grande squadra. Ritengo che per la mole di gioco espressa da entrambe, il pareggio possa starci”.

LA GRINTA DI AMURA – L’allenatore del Savoia riprende le ultime parole di Nastri per esprimere il suo disappunto.

“Ognuno è libero di vedere il calcio come vuole. Il suo commento è corretto solo per metà gara, perché fino al loro gol c’eravamo solo noi in campo. Dopo abbiamo avuto qualche minuto di giustificato sbandamento, prima di portarci tutti in avanti, alla spasmodica ricerca del giusto pareggio. In queste concitate fasi loro hanno sfruttato i contropiede e con Carotenuto hanno sprecato due rigori in movimento”.

Amura guarda oltre il risultato ed elogia i suoi per la prestazione.
“Ritengo che quella contro l’Agropoli sia stata la migliore gara del Savoia al Giraud. Abbiamo giocato un primo tempo ad altissimi livelli nel quale siamo stati sfortunati e poco precisi sotto porta. Poi nella ripresa il loro gol ci ha sorpresi e da lì è iniziata un’altra partita. Ho visto, comunque, un altro passo in avanti di questa squadra che, sotto il profilo della personalità, ha dimostrato di esserci fino in fondo. Ci abbiamo creduto ed il gol nel recupero è il giusto premio per quanto fatto”.
Amura commenta le sostituzioni.
“Savarese è stato raddoppiato per tutto il corso del primo tempo. Agata ha pensato solo a chiudergli gli spazi, rinunciando a giocare. Quando siamo passati in svantaggio ho deciso di rompere ogni indugio e spingere con tutte le bocche da fuoco. Ecco spiegati gli ingressi di Borrelli e Rabbeni”.

Ed Incoronato? Un’altra prestazione non ai suoi livelli.
“Marco è indispensabile per il nostro gioco. Le sue qualità e le sue doti tecniche non sono sostituibili da nessuno in questa squadra. Questo sia chiaro a tutti. Il fatto è che lui è un ragazzo estremamente sensibile e troppo critico con se stesso. Gli dico sempre che deve essere più forte e determinato perché siamo tutti con lui”.

IL MEA CULPA DI INCORONATO – Le bellissime parole di Amura sono un assist per Incoronato.

Il bomber ammette che non sta attraversando un buon momento di forma.
“Non riesco ad esprimermi come so. Non è un problema di peso, perché ero nelle stesse condizioni anche nelle prime cinque gare in cui ho segnato. Il fatto, e l’ho detto in un’intervista rilasciata in settimana (al sito WWW.SOLOSAVOIA.IT ndr), è che sto soffrendo di una carenza di ferro e questo mi porta spossatezza e maggior sensazione di fatica. Fortunatamente oggi ho tenuto meglio il campo ed a fine gara non mi sentivo affaticato . Per questo credo che l’uscita da questo tunnel sia vicina”.

Il ritorno al gol potrebbe rappresentare la cura a tutti i mali?
“Non credo sia una questione di gol. Sono convinto che presto tornerò a farli. Ripeto il problema è fisico e forse anche, mentale, perché la troppa ansia per tornare quello di prima, mi fa sbagliare anche cose facili”.

LA GIOIA DI GUARRO – Il capitano goleador, quarta rete stagionale, seconda consecutiva per il numero tre, ci aspetta fuori dal Giraud per esprimere tutta la sua gioia.

“E’ stato il rigore più importante di questo campionato. In quel momento ho pensato solo a mettere la palla in rete ed a correre per esultare. Nulla di più”.

Guarro sembra avere un conto in sospeso con l’Agropoli. Lo scorso anno furono suoi i due gol che affondarono i delfini nella finale di Coppa Italia. Quest’anno suo il rigore che ha strozzato l’esultanza al Giraud dell’Agropoli. Niente male!
“Sembra proprio così. Evidentemente sono la loro bestia nera, mi sa che mi attenderanno agguerriti al ritorno!”.

Al fischio finale un acceso scambio di vedute con D’Attilio che aveva commesso il fallo da rigore.
“Lui era convinto di non aver commesso il fallo, io gli ho fatto capire che il rigore era giusto perché mi ha contrastato irregolarmente. Ma queste sono cose che accadono in ogni partita. L’importante è che ci siamo chiariti e tutto è finito lì”.

L’AUTOGOL DI VERDEZZA – A concludere l’altro presidente dei bianchi, Verdezza. Le sue dichiarazioni sono un autogol.

“Mi spiace per le pessime condizioni in cui si trovava la tribuna stampa. Non toccherebbe alla società la sua manutenzione, considerato che lo stadio è comunale. Vorrà dire che ci sobbarcheremo anche la pulizia della tribuna”.

Forse Verdezza dimentica che la concessione dello stadio è a titolo gratuito dal sindaco e che sarebbe suo dovere morale pulire là dove l’utilizzo è fatto dal Savoia. Questione di punti di vista e correttezza.
(Rodolfo Nastro)





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