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Giraldi, rischio squalifica: “Ho sbagliato, chiedo scusa” In esclusiva a WWW.SOLOSAVOIA.IT, il centrocampista del Savoia racconta le fasi della rissa post gara contro l’Agropoli

Giraldi, rischio squalifica: “Ho sbagliato, chiedo scusa”29-10-2012 – Il derby col veleno nella coda. Il parapiglia scoppiato a fine gara tra giocatori ed alcuni dirigenti di Agropoli e Savoia potrebbe riservare uno strascico negativo con un duro intervento della giustizia sportiva con le conseguenti polemiche che ne nasceranno. Cerchiamo di ricostruire i fatti.

LA RISSA – Al momento del calcio di rigore, a favore del Savoia, assegnato dal direttore di gara a pochi secondi dal termine della gara, si sono accese le prime scintille tra giocatori in campo. La tensione è montata alta e, non appena si è chiusa la partita ne è nata una sorta di rissa a centrocampo. C’era chi, come il tecnico del Savoia e gli stessi dirigenti oplontini, cercava di tranquillizzare tutti e calmare gli animi ma, purtroppo, alcuni si sono lasciati andare con pesanti scambi di accuse. D’Attilio, molto nervoso è subito andato incontro a capitan Guarro accusandolo di aver simulato sul fallo da rigore. Il numero tre torrese ha cercato, in ogni modo, di spiegargli che il fallo era stato commesso e la massima punizione era giusta. Ma l’aver visto sfuggire i tre punti ad una manciata di secondi dalla fine, probabilmente, ha fatto andare in escandescenza molti dell’entourage dei delfini. Anche alcuni dirigenti non hanno dato esempio di sportività e buon senso.

LO SCONTRO GIRALDI/MONTANO – Ma il momento più delicato della vicenda è stato rappresentato dallo scontro, non solo verbale, purtroppo, tra Francesco Giraldi (nella foto) e Giovanni Montano. A chiarirci la vicenda, in esclusiva è lo stesso Giraldi.

“In quelle fasi così concitate si è creato un gran caos. All’improvviso il loro numero 18 (Montano ndr) è passato alle vie di fatto e senza motivo mi ha dato un pugno. Io, in maniera istintiva ho reagito”.

IL RAMMARICO DI GIRALDI – Il forte centrocampista ammette le sue responsabilità e chiede scusa a tutti.

“Sono sinceramente dispiaciuto. Sono triste, ci ho pensato tutta la notte. Ho sbagliato, non avrei mai dovuto reagire a quel pugno. Purtroppo in quel momento non ci ho pensato ed ho commesso quell’errore. Ho dato un cattivo esempio a tutti. Chiedo scusa ai compagni, alla società, ai tifosi. Io non sono una persona dedita a questo tipo di atteggiamenti. In campo dò tutto me stesso ma sempre con correttezza e sportività. Fuori dal terreno di gioco sono un pezzo di pane. Non mi era mai accaduto prima di comportarmi in questo modo. Sono passate diverse ora e non riesco ancora a capacitarmene”.

LE CONSEGUENZE – La sincera amarezza di Giraldi la dice lunga sul suo stato d’animo. A Torre è uno dei beniamini della tifoseria, un ragazzo sempre disponibile e gentile. Purtroppo in un momento di nervosismo è stato commesso un atto, che lo stesso calciatore, ha definito “sbagliato”. Adesso c’è il serio rischio di uno stop da parte del giudice sportivo. Ieri la terna arbitrale non ha voluto sbottonarsi sulla circostanza o meno di aver visto e repertato lo scontro tra Giraldi e Montano, anche se sembra che al momento dello scambio di “cortesie” tra i due giocatori, uno degli assistenti dell’arbitro, fosse nelle vicinanze ed abbia visto. E’ certo, però, che a fine gara, la terna arbitrale si è lungamente intrattenuta con i commissari dell’Aia presenti in tribuna e, subito dopo, con il commissario Figc. Elementi questi che non depongono a favore di una esito positivo. A questo punto bisognerà attendere il comunicato ufficiale che il giudice sportivo diramerà mercoledì.
(Rodolfo Nastro)





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