25-10-2012 – Siamo a poco meno di un terzo del campionato. Tempo di primi bilanci. E lo abbiamo fatto con l’uomo che ha costruito questa squadra, colui che ha convinto Sergio Contino ad entrare nel Savoia. Stiamo parlando del diesse Nicola Dionisio (nella foto).
NUMERI IMPORTANTI – I dati statistici danno ragione ai bianchi. Terzi in classifica, a soli due punti dalla vetta, miglior attacco del torneo con 17 reti, realizzate da otto diversi giocatori. Su tutti Incoronato (5), Guarro (3), Manfrellotti (3) e Savarese (3). Maggior numero di vittorie totali. Snocciolare questi numeri per Dionisio è una gran soddisfazione.
“Abbiamo fatto tantissimo. In pochi, ad inizio stagione, scommettevano su di noi. Oggi tutti dicono Savoia ed ogni squadra ci affronta con la voglia di fare l’impresa. E’ motivo di grande soddisfazione, per me, ma anche per il presidente Contino che si è fidato del progetto Savoia ed oggi è sempre più convinto della scelta fatta. Ormai si sente un torrese d’adozione, tanto si è legato a questa realtà, alla tifoseria. La nostra partecipazione alla processione del 22 ottobre ha rappresentato la testimonianza più vera, più sincera”.
IL SAVOIA ARRIVERA’ LONTANO – Molto si è fatto, ma la strada è ancora lunga.
“Ne siamo consapevoli. Fino a dicembre dovremo vivere alla giornata, fare più punti possibili per restare agganciati al treno promozione. Poi interverremo sul mercato ed acquisteremo almeno tre elementi che ci consentano quel salto di qualità tale da farci trovare pronti per il girone di ritorno. Per noi, a quel punto inizierà un altro torneo. Dalla gara interna col Ragusa, la prima del 2013, con il nostro pubblico, affronteremo diciassette finali ed intendiamo vincere il più possibile”.
Dionisio si dichiara sempre più convinto della scelta fatta di cambiare allenatore.
“Sono passate due settimane, sembra essere trascorso un secolo, tante sono le differenze. La principale è quella che questo gruppo, finalmente, è consapevole dei propri mezzi e gioca senza paura in casa e fuori. Basta osservare i ragazzi durante gli allenamenti. Si respira un’aria nuova, fatta di determinazione, voglia di sorprendere. Per fare ciò tutti i ragazzi seguono le indicazioni di mister Amura alla lettera”.
PALLONETTO, EMBLEMA DEL NUOVO CORSO – C’è da evidenziare che alcuni giocatori sono stati recuperati alla causa in maniera evidente. Su tutti Pallonetto.
“Giusto. Per me Mimmo è l’emblema del cambiamento. Nella precedente gestione tecnica era spesso in difficoltà, perché non riusciva, contemporaneamente a sostenere le due fasi di gioco. Quando si spingeva in avanti lasciava la difesa scoperta e non era in grado di rientrare. Adesso è diverso, i fluidificanti si propongono a turno, di modo che ci sia sempre la copertura per eventuali offensive avversarie. Al di là di Pallonetto ciò che conta è che tutti si sentano titolari, chi gioca e chi no, sa di essere fondamentale e si fa trovare pronto. E’ successo con Borrelli, accadrà con Rabbeni. Questa è la nostra forza”.
LA SOCIETA’ E’ SOLIDA – Dopo l’attenta disamina tecnica, il diesse lancia un messaggio chiaro e rassicurante alla tifoseria.
“Qualcuno ha messo in giro voci che ci vedrebbero in difficoltà, addirittura hanno parlato di imminente fallimento. Nulla di più falso. C’è solo tanta invidia nei nostri confronti. La società è sana e come ha sottolineato il presidente Contino, siamo in grado di continuare il nostro progetto perchè non stiamo con l’acqua alla gola come qualcuno avrebbe sperato. Certo l’ingresso di nuove forze non può che farci piacere ma, ben inteso, che ognuno rispetti i ruoli in relazione alla quota detenuta. Sfido chiunque a trovare una società che paga le retribuzioni ai dipendenti prima che finisca il mese di competenza. Lo abbiamo fatto a settembre, lo faremo in questo mese, e così sarà a seguire”.
(Rodolfo Nastro)