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L’avversario di turno: il Sambiase L’allenatore dei calabresi Mancini:”Attenti a Guarro e Ianniello. Conosco la passione dei tifosi del Savoia, dispiace non vederli all’opera a Lamezia”

L’avversario di turno: il Sambiase19-10-2012 – Venerdì, giornata dedicata al prossimo avversario del Savoia. Questa settimana cercheremo di svelare pregi e difetti del Sambiase che ospiterà i bianchi al “G. D’Ippolito” di Lamezia Terme, purtroppo senza l’apporto dei tifosi oplontini, bloccati, ancora una volta, dalle autorità.

IL CAMMINO IN CAMPIONATO – Il Sambiase, con i suoi 10 punti in classifica, è nella zona centrale della graduatoria. Molto positivo l’inizio di stagione: tre vittorie, tutte in casa, un pareggio ed una sconfitta nelle prime cinque giornate. Poi le i due stop consecutivi nel derby di Vibo Valentia e domenica scorsa, a Lamezia, contro la capolista Gelbison che, hanno aperto una mini crisi di risultati per il club “Due Torri”. Nove i gol realizzati, 8 quelli subiti, da considerare, però che ben 5 delle reti all’attivo sono state realizzate nel 5-1 contro il Palazzolo.

LA SQUADRA – Il Sambiase è una compagine a km 0, nel senso che quasi tutti i componenti la rosa sono del luogo, il che consente un notevole risparmio ad una società che, con estrema dignità, partecipa, nei suoi 50 anni dalla fondazione, all’ennesimo torneo di serie D. Il tecnico Roberto Mancini predilige il 4-2-3-1, lo stesso schema adottato finora dal Savoia. Punti di forza i “veterani” Morelli (’77) e Porpora (83) in difesa. Nella zona mediana spiccano Cordiano (76) e Lio (74), ali estremamente pericolose a supporto della punta centrale Curcio. Attenzione al giovanissimo portiere De Sio (94) già nel giro della Nazionale di categoria allenata da Magrini. Per il resto tanti giovani interessanti, molti dei quali provengono dal settore giovanile.

IL TECNICO – Abbiamo ascoltato Roberto Mancini, allenatore dei calabresi, che teme gli uomini di Amura e…mette le mani avanti sulla sua squadra.

“Il Savoia è una delle compagini meglio attrezzate in questo campionato. Hanno giocatori di primo livello come Guarro e Ianniello con i quali ho giocato ai tempi della Juve Stabia (stagione 2005/06 con la vittoria dei play off ndr) e so quanto entrambi possano essere devastanti per le difese avversarie. Così come Incoronato e Savarese che ammiro molto. Anche i giovani sono molto bravi, con Manfrellotti e Fontanarosa che, di sicuro, faranno strada. Per quel che ci riguarda, invece, siamo una squadra che non ha alcuna velleità di promozione. Il nostro obiettivo è quello di rimanere nella categoria, togliendoci, di tanto in tanto, qualche soddisfazione contro le grandi”.

Mancini lamenta problemi di formazione.

“Purtroppo sono già due domeniche che devo rinunciare ai difensori centrali titolari Morelli e Aguglia e questo mi ha costretto ad adattare un centrocampista in difesa. E’ chiaro che quando vengono meno elementi così importanti tutta la squadra ne risente”.

Non a caso le ultime due uscite sono coincise con due sconfitte. Mancini, però, ci tiene a fare un netto distinguo su come sono maturate.

“A Vibo non abbiamo proprio giocato ed abbiamo meritato di perdere. Contro la Gelbison, invece, non meritavamo la sconfitta. Il loro primo gol è nato da un nostro clamoroso svarione difensivo con difensore e portiere che si contendevano la palla, ne ha approfittato il loro attaccante che ha segnato. Sullo 0-0, poi, c’era un netto rigore a nostro favore non visto dall’arbitro che ha diretto la gara a senso unico. Peccato”.

Alla fine chi vince ha sempre ragione e la Gelbison comanda la graduatoria.

“Per ora. Non credo che resti a lungo in vetta. Adesso gli va tutto bene, sono in palla, hanno fortuna, ma ci sono squadre meglio attrezzate, come Savoia, Acr Messina e Cosenza anche se ritengo che la compagine più pericolosa sia il Comprensorio Montalto”.

Torniamo al Savoia. Che tipo di gara sarà. Cosa si aspetta?

“Tutto dipenderà dal Sambiase. Se i ragazzi giocheranno come sanno, dando il massimo, i nostri avversari dovranno superarsi. Sono molto fiducioso, nonostante le difficoltà di formazione”.

Un ultimo pensiero Mancini lo rivolge ai tifosi del Savoia, costretti, ancora una volta, a restare a Torre.

“Mi dispiace davvero che non potranno venire allo stadio. Ricordo i derby giocati con la Juve Stabia. Torre ed il Savoia hanno sempre rappresentato una delle piazze più calde e competenti della Campania. Il loro pubblico è da brividi. Il Giraud diventa una bolgia, un avversario quasi insormontabile per chiunque. Privarli in casa e fuori della gioia di seguire la squadra, al di là di tutte le ragioni che abbiamo determinato questa decisione, resta, a mio parere un’ingiustizia bella e buona”.

Si ringrazia la dott.sa Stefania Scarfò, addetto stampa Asd Sambiase 1962.
(Rodolfo Nastro)





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