11-10-2012 – Mancava solo l’ufficialità e, purtroppo, anche quella è giunta alle ore 17.44 con la pubblicazione del comunicato ufficiale n. 63 con il quale Corte di Giustizia Federale, III Sezione, 1° Collegio, presieduto dal prof. Mario Sanino, ha confermato la sanzione comminata dal giudice sportivo della chiusura fino al 23 dicembre dello stadio comunale “A. Giraud” di Torre Annunziata. Poche, laconiche, righe che hanno fatto tramontare le speranze di uno sconto di pena che, negli ultimi giorni, sembrava affiorare negli ambienti societari.
LA SENTENZA – Riportiamo il dispositivo del comunicato n 63.
RICORSO DELL’A.C. SAVOIA 1908 S.R.L. AVVERSO LE SANZIONI:
– DELL’OBBLIGO DI DISPUTARE GARE A PORTE CHIUSE FINO AL 23.12.2012 CON DECORRENZA IMMEDIATA;
– DELL’AMMENDA DI € 10.000,00, INFLITTE ALLA RECLAMANTE SEGUITO GARA DI COPPA ITALIA SERIE D, POMIGLIANO/SAVOIA DEL 26.8.2012 (Delibera del Giudice Sportivo presso il Dipartimento Interregionale – Com. Uff. n. 10 del 12.9.2012).
La C.G.F. respinge il ricorso come sopra proposto dall’A.C. Savoia 1908 S.r.l. di Torre Annunziata (Napoli) e dispone addebitarsi la tassa reclamo.
IL COMMENTO DEL LEGALE – L’avvocato Chiacchio, che poco prima ci aveva anticipato l’esito negativo del ricorso, afferma, con sentita amarezza. “Era una vera e propria impresa. Abbiamo fatto di tutto per veder ridotta la pena inflitta in primo grado, portando argomenti molto seri e ben dettagliati. Ma quando un referto della Polizia di Stato afferma che l’inizio della gara era stato rinviato per permettere agli agenti di polizia di raccogliere le dita perse dal ragazzo sul terreno di gioco, è evidente che tutto diviene insuperabile. Se a questo aggiungiamo l’estrema severità della sezione della Corte giudicante, la sentenza era prevedibile”.
Con questa decisione si chiude qualsiasi, ulteriore, tentativo.
“Quello di oggi è l’ultimo grado di giudizio. Il tutto si chiude qui”.
LA REAZIONE DEL CAPITANO – Antonio Guarro (nella foto) commenta le ultime vicende.
“Abbiamo saputo della notizia quando stavamo ancora allenandoci. Ci auguravamo qualcosa di diverso perché, fin da subito, la punizione ci è sembrata spropositata. Invece, non è stato così. Ora possiamo dire che ingiustizia è fatta”.
Una settimana del tutto particolare, iniziata con l’esonero di mister Vitter e l’arrivo di Sasà Amura, oggi la sentenza.
“E’ vero, ci ho pensato. Non ci resta che moltiplicare il nostro impegno sul campo, seguire quanto ci dice il nuovo allenatore, fermo restando la nostra profonda gratitudine a Pasquale Vitter. Ma non spetta a noi decidere chi ci deve guidare, questo è una decisione della società e noi, da tesserati, la rispettiamo. Dobbiamo capire che non giochiamo per noi ma per il Savoia e per tutta la sua tifoseria. E’ quindi nostro dovere morale ricominciare a vincere già da domenica per restituire il sorriso a tutto l’ambiente, perché non possiamo e non dobbiamo sprecare quanto di positivo fatto finora e quanto potremo ancora fare”.
Naturalmente, mettendo nel cassetto il nervosismo di questi giorni. Addirittura oggi è stata sospesa l’amichevole contro l’Atletico Vesuvio per alcuni scontri di gioco che stavano facendo degenerare il tutto.
“E’ capitato. C’è stato qualche intervento troppo deciso, per non rischiare di farci male, abbiamo preferito interrompere la gara e riprendere ad allenarci. Ma è chiaro che queste sono cose da evitare, che non si dovrebbero mai vedere”.
(Rodolfo Nastro)