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Salvatore Amura nuovo tecnico del Savoia L'ex capitano si presenta a SoloSavoia.it:"Trasmetterò alla squadra la grinta che mettevo in campo quando indossavo la maglia bianca"

Salvatore Amura nuovo tecnico del Savoia08-10-2012 – Neanche il tempo di commentare l’esonero di Pasquale Vitter che il diesse Dionisio ingaggia il nuovo tecnico. Si tratta del torrese Salvatore Amura (nella foto). Una bandiera del Savoia, capitano della squadra che, con Gigi De Canio in panchina, conquistò la storica promozione in C1 nella stagione 1994/95. Quarto, in assoluto per numero di presenze, il suo nome resterà sempre legato alle vicende del Savoia.

LA SCELTA DI DIONISIO – E’ Nicola Dionisio a spiegarci la scelta.

“Non appena mi è stato comunicato l’esonero di Vitter, Contino mi ha dato carta bianca per scegliere il nuovo allenatore. Avevo una rosa di tre nomi, composta da Amura, Carannante e Ferraro, alla fine ho optato per Salvatore Amura per due motivi. In primis perché è legato a questa maglia, quindi può capire più di altri quale onore significhi indossare questa casacca. Dovrà trasferirla alla squadra perché ognuno si responsabilizzi nella giusta maniera. E poi perché ha esperienza nei campionati siciliani e visto che ci sono ben 10 squadre isolane, sarà fondamentale la sua conoscenza dei difficili campi in terra sicula”.

LE PRIME PAROLE AMURA – Il tecnico sarà presentato ufficialmente dopo l’allenamento di martedì ma in esclusiva rilascia a WWW.SOLOSAVOIA.IT le prime dichiarazioni da nuovo allenatore della sua squadra oplontina, la sua squadra del cuore.

“E’ un onore guidare il Savoia. Ci ho giocato ed ho vinto. Ricordo ancora le perplessità di inizio campionato e l’apoteosi finale con la vittoria di Foggia contro il Matera. Mi piacerebbe rivivere le stesse emozioni da allenatore”.

Per Amura è un sogno che si avvera ma prima di parlare di futuro ha un pensiero particolare.

“Questa squadra è la creatura di Pasquale Vitter. Un amico, una gran persona. L’ho sentito appena ho accettato la panchina e l’ho salutato con affetto. Se il Savoia è arrivato fin qui c’è tanto del suo merito. Un plauso a lui, al suo staff ed ai giocatori che ha scelto in questi anni”.

Il neo tecnico ha già visto la squadra in azione. Che idea s’è fatta?

“Conosco benissimo il Savoia, l’ho visto giocare diverse volte. Ritengo che la rosa sia molto competitiva. Ci sono grosse individualità. Questa squadra è in grado di lottare, alla pari con tutti, Messina e Cosenza comprese. Ci sta pure che ci saranno gare nelle quali si soffrirà ma, di certo, non lasceremo mai nulla di intentato”.

Su cosa dovrà lavorare Amura?

“Di sicuro il primo aspetto da valutare sarà quello mentale. In casa questa squadra non ha rivali, in trasferta, purtroppo, si trasforma in negativo. Lavoreremo molto sotto l’aspetto comportamentale anche perché è mia intenzione trasferire alla squadra tutta la grinta e la determinazione che mettevo quando scendevo in campo”.

Amura ammette che alla chiamata di Dionisio ci ha messo un po’ prima di dire di si. E ci spiega il perché.

“Allenare la squadra della propria città, per la quale si è sempre fatto il tifo è una bella responsabilità. Ritornarci, in veste diversa, dopo quella grande promozione, non è facile. Poi prendere in eredità tutto quanto di positivo ha fatto Pasquale Vitter, qualche insidia la nasconde. Ecco perché ho riflettuto un attimo. Ma poi mi sono fatto prendere dall’entusiasmo e dalla voglia di vincere e con orgoglio ho detto si”.

Già, la voglia di vincere. Il patron Contino ha chiesto una sola caratteristica a Dionisio nella scelta del nuovo allenatore: lo spirito vincente. Una bella investitura.

”Ringrazio Dionisio per aver pensato a me. Mi lusingano le sue parole e quelle del presidente. E’ chiaro che non posso promettere nulla di sicuro. Ma l’idea che ho è la stessa che ha la società: vogliamo lottare su tutti i campi e vincere il più possibile per tornare nel calcio professionistico”.

Amura rivolge un pensiero ai tifosi.

“Sono a contatto con loro quotidianamente e so quanto stanno soffrendo per la chiusura del Giraud. A loro mi sento di promettere il massimo impegno. Tenteremo di fare più punti possibile per tornare in vetta e riabbracciarli da capolista alla riapertura dello stadio. Con il loro sostengo tutto sarà più facile”.

IL SALUTO DI VITTER – Mister Vitter preferisce non rilasciare dichiarazioni.

“Presto farò un comunicato per tutti gli organi di informazioni con il quale esprimerò il mio stato d’animo”.

Ma se evita qualsiasi domanda sull’esonero, un saluto al suo amico Amura lo fa di cuore.

“Un grosso in bocca al lupo a Sasà. Lo conosco da anni e sono contento che almeno il mio successore sia un torrese doc come lui. Gli auguro di portare il Savoia più in alto possibile”.
(Rodolfo Nastro)





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