08-10-2012 – A pochi minuti dall’esonero di Pasquale Vitter, impazza il toto allenatore. Tre i nomi “caldissimi. Due ex Savoia, Si tratta di Salvatore Amura e Roberto Carannante. Poi c’è l’ipotesi Giovanni Ferraro. Già escluso Ammazzalorso che Dionisio mandò via a Cava, mentre Papagni, difficilmente, accetterebbe la serie D. Non si esclude, comunque, un nome nuovo, la sorpresa dell’ultimo momento. Bocche cucite in casa oplontina, di certo tra la tarda serata e domani mattina saranno sciolte tutte le riserve. Nel frattempo, tornando sull’esonero di Vitter, abbiamo contattato il patron Sergio Contino (nella foto) che, in mattinata, ci aveva fatto intendere l’imminenza di una decisione clamorosa.
“Meglio aver cambiato adesso. Era il momento di farlo. Sotto il piano umano mi dispiace perché Pasquale è una gran persona e mi auguro che mi resterà amica ma, professionalmente, avevamo idee diametralmente opposte. Io vedo il calcio in un altro modo. Lui vuol divertirsi, io voglio vincere. Questo concetto ci ha separati da subito. Ecco perché dico che, forse l’errore, è stato anche il mio di iniziare con Vitter in panchina. Così come potrei sbagliarmi adesso nell’aver deciso di esonerarlo. Solo il campo darà il verdetto”.
La decisione, nell’aria dopo il Ko di ieri a Vallo, è stata presa nel primo pomeriggio, a seguito di una riunione fiume con i soci torresi Verdezza e Salvatore.
“Ho parlato con loro ed ho espresso le mie intenzioni. Le hanno, pienamente condivise, così abbiamo proceduto all’esonero. Per correttezza ho chiamato io stesso il mister e con serenità gli ho comunicato la notizia. Ci siamo detti quanto ritenevamo opportuno dirci in un discorso all’insegna del rispetto reciproco”.
Nell’intervista che ci ha rilasciato in mattinata esprimeva la sua “impossibilità” ad esonerare il tecnico per il rischio di veder meno il contributo economico del gruppo torrese. In tal senso ha ricevuto rassicurazioni?
“Non ho avuto alcuna conferma. Ho detto a Verdezza e Salvatore che dovremo stringere la cinghia ed andare avanti con sacrificio. Ribadisco, io credo nelle potenzialità di questa squadra ed a dicembre non esiterò a rinforzarla, se necessario. Farò di tutto per vincere il campionato, poi se non dovesse accadere, ci ritenteremo il prossimo anno”.
A questo punto sarà necessario recarsi dal notaio per riorganizzare la compagine societaria ed adeguare le vostre rispettive quote.
“A dire il vero già domani sera ci saremmo dovuti recare dal notaio per la nuova ripartizione ma ho detto agli altri soci che ho prima intenzione di vedere il sindaco, credo in settimana, per capire chi sono gli imprenditori interessati al nostro progetto, poi andremo dal notaio per le pratiche burocratiche”.
Un ruolo fondamentale nel suo progetto lo rivestiranno i tifosi. Ora ci può svelare il segreto di questa mattina.
“Adesso si. Ho intenzione di coinvolgerli direttamente nel progetto Savoia. Hanno dimostrato un attaccamento unico ed intendo far si che possano essere protagonisti con noi per un grande futuro. Presto li incontrerò e dirò loro le mie idee. Renderli protagonisti nella gestione della società con una sorta di parziale azionariato popolare, capace di colmare parte del gap causato dalla squalifica del Giraud”.
Chi sarà il nuovo allenatore?
“Se ne sta occupando Nicola Dionisio. Ha una rosa di tre, quattro candidati. Sono sicuro che farà la scelta giusta. L’unica cosa che gli ho chiesto è di ingaggiare un tecnico che deve farci vincere il campionato”.
Domani ci sarà la ripresa. Incontrerà la squadra?
“Certo. E’ mia intenzione parlare con loro in maniera decisa. Non hanno più alibi. Devono assumersi le giuste responsabilità in prima persona. Adesso dovranno dimostrarsi tutti degni di vestire questa gloriosa casacca, per me, per i tifosi, per l’intera città”.
(Rodolfo Nastro)