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Contino-Vitter: è rottura Il tecnico:”Il presidente se vuole può mandarmi via”. La replica del patron:”Non posso esonerare il socio-allenatore, ho solo il 12.5%”

Contino-Vitter: è rottura08-10-2012 – Contino-Vitter è guerra aperta. Ormai non esistono più mezze misure o frasi di circostanza. La goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo? L’inopinata sconfitta di Vallo della Lucania con le conseguenti dichiarazioni dei protagonisti. Il patron ha sfiduciato l’allenatore ma Vitter, gioco forza, resta in panchina, per una serie di motivi che lo stesso Contino svela in esclusiva per WWW.SOLOSAVOIA.IT. Diamo ordine ai fatti per chiarire la vicenda.

L’ANTEFATTO – Già dopo Vibonese-Savoia il patron Contino aveva lamentato un cattivo utilizzo della panchina da parte del tecnico ed un atteggiamento tattico troppo garibaldino anche in trasferta, elementi che, a suo dire, avevano determinato la prima sconfitta stagionale. Vitter sembrava aver raccolto i suggerimenti del “capo” e così già a Sarno (sconfitta solo ai rigori ma prestazione positiva) aveva cambiato qualcosa. Con l’Acireale, complice una netta vittoria, tutte le polemiche sembravano essere state messe nel cassetto. Invece, la rabbia covava dentro. E ieri, contro la Gelbison, tutto è venuto alla luce.

LA POLEMICA – Il Savoia scende in campo al “Morra” di Vallo della Lucania con le migliori intenzioni. Vitter il sabato prima aveva sentenziato: “Voglio un Savoia cinico e concreto!”. Le premesse erano quelle giuste. Lo stato di forma dei giocatori era al top. Ma, come neve al sole, tutte le buone intenzioni si sono sciolte in un batter d’occhio. Tanti, troppi, gli atleti sotto tono, a meritare la sufficienza sono stati i soli Fontanarosa, Esposito e Manfrellotti. Per il resto il festival dei 4 e dei 5. Dalla panchina la partita non è stata letta come si doveva, almeno questa la netta impressione degli addetti ai lavori presenti allo stadio. Risultato? Una sconfitta umiliante, le giustificazioni di Vitter sembrate solo una difesa d’ufficio ma nulla di più.

CONTINO – Il patron, al triplice fischio del direttore di gara, è apparso molto turbato. Ha tentato di nascondere il suo disappunto ma non ha potuto non ammettere. “Abbiamo regalato la partita alla Gelbison. Troppi gli errori dalla panchina, tanti e non capisco perché, i giocatori fuori condizione. Così non andremo da nessuna parte. Abbiamo fatto la figura dei polli”.

L’ATTACCO DI VITTER – Il tecnico, appresa la critica del patron, perde la calma e attacca. Chiare le sue parole, rilasciate ad un’emittente locale: “Così non si può andare avanti. Non è possibile che ad ogni sconfitta il presidente Contino debba criticarmi. Lui ha i pieni poteri, se vuole mi può mandare via anche subito”.

LA REAZIONE DI CONTINO – E Contino? La parziale diplomazia utilizzata nelle dichiarazioni del dopo partita è un lontano ricordo. E’ un fiume in piena il patron. “Io vedo un futuro con Contino ma senza Vitter!”.

La stoccata è immediata e chiara.

“Dico che sul piano dei risultati non abbiamo ancora compromesso nulla perché anche le altre arrancano, ma subire un attacco così forte dal socio-allenatore non mi va giù”.

Vitter afferma che se le vuole può mandarlo via.

“A parole. Nei fatti ho mani e piedi legati. Perché pur avendo sostenuto spese per oltre il 50% del totale, sulla carta ho una quota del 12,5%, tra l’altro intestata a mia figlia. Ecco perché non posso muovermi. E poi c’è il serio rischio che l’istante dopo che Vitter vada via, ci verrebbero a mancare i supporti economici della cordata torrese. Capite perché quelle di Vitter sono solo parole che non possono essere seguite dai fatti?”.

Quindi, quale il futuro?

“Ribadisco. Io voglio vincere a Torre e con Vitter non si vince. Intendo restare ma non con Vitter allenatore. Sia ben chiaro la colpa non è soltanto sua. Molti giocatori si sono montati la testa, sono poco concentrati, altrimenti non si spiegherebbe diversamente il perché di grandi prestazioni in casa e di pessime figure fuori. Mi sembra che non ci siano regole in questo gruppo e quando succede questo la colpa è di chi dovrebbe controllarli, ovvero l’allenatore. Per questo bisogna riprendere i fili del discorso con tutti, nel rispetto della società e dei tifosi”.

Già, i tifosi. Per Contino sono l’unica ragione per la quale ha deciso di restare.

“Non ho mai trovato tifosi così calorosi. Sono unici ed è per loro che non mollo. Stanno soffrendo, tremendamente, questa ingiusta squalifica ma ci sono sempre vicini. Sono i migliori tifosi che ho trovato in tanti anni di calcio”.

La scorsa settimana abbiamo raccolto le dichiarazioni del sindaco Starita. Il primo cittadino vi ha invitati a Palazzo Criscuolo. A quando l’incontro?

“Questo è un elemento fondamentale per la nostra permanenza. Intendo incontrare il sindaco a breve per capire come stanno le cose. Voglio farlo in prima persona. Dopo incontrerò i tifosi per i quali ho in serbo una grande, clamorosa, novità che, consentitemi, per ora tengo per me”.
(Rodolfo Nastro)





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