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Il pagellone di Savoia-Acireale Giraldi il migliore in campo. Incoronato lotta e segna. Ianniello imprendibile. Bene Falanga, Scudieri e Perretta.

Il pagellone di Savoia-Acireale01-10-2012 – LOCCISANO 6 – Una partita senza patemi. Solo ordinaria amministrazione. Qualche uscita in presa alta, poi nulla. Troppo evanescente l’attacco dell’Acireale per impensierire sotto porta. Sul gol acese nessuna responsabilità, si è trattato di un episodio singolo, nato da un infortunio di Guarro.

FALANGA 6,5 – Finalmente parte dal primo minuto e non delude. Anzi! Prestazione impeccabile in fase difensiva e non solo. Sua l’incursione nell’area di rigore avversaria che porta al fallo di Pandolfo ed al conseguente calcio di rigore che chiude i giochi. Bravo.

GUARRO 5 – Fa tutto il capitano. Nel bene e… nel male. Accende la luce quando sigla il rigore del 3-1 e si rende pericoloso nelle sgroppate sulla fascia. Male quando “regala” il gol del vantaggio all’Acireale, perdendo ingenuamente palla in area e quando si fa espellere lasciando i compagni in dieci per gli ultimi venti minuti. Deve recuperare mentalmente la condizione, ha classe ed esperienza per riprendersi subito.

ESPOSITO 6,5 – Torna ad essere la consueta diga difensiva. Forse la vicinanza di Scudieri lo rende più tranquillo e così non commette errori. Una vera sicurezza per tutta la squadra, riprende a dettare i tempi del reparto arretrato.

SCUDIERI 6,5 – La seconda novità difensiva proposta da Vitter. Anche per lui l’esame è superato a pieni voti. Mai in affanno, sempre pronto nelle chiusure. E’ chiaro che bisognerà attendere la controprova contro avversari più insidiosi.

FONTANAROSA 6,5 – Dopo alcune prestazioni opache, il ventenne centrocampista torna ai livelli che tutti conoscono. Nessuna sbavatura, sempre pronto a far ripartire la squadra ed a chiudere sulla pressione dei centrocampisti avversari. Impeccabile.

SAVARESE 5,5 – Non è nella sua migliore giornata. L’inizio è sotto tono, poi si riprende con il passare dei minuti ma non è veemente come ci si attende. Suo l’assist per il gol di Incoronato che permette al Savoia di ribaltare lo svantaggio iniziale. Troppi contrasti persi, a volte si intestardisce a tenere palla. Impreciso nel tiro. Ma a lui si può concedere una gara così per quanto ha dimostrato finora.

GIRALDI 7 – Il migliore in campo. Detta le giocate ai compagni, tutti lo cercano. Nelle statistiche è il giocatore che smista più palloni. Gli avversari non sanno come fermarlo e, a volte, ci tentano con le cattive, così come fa Scarpitta a fine gara, meritandosi l’espulsione. Fortunatamente il fallo subito gli provoca solo una contusione. Imprescindibile.

INCORONATO 7 – Ancora un gol, è il quinto in campionato. Una media che fa la differenza. Ma Incoronato non è solo questo. Combatte su ogni pallone, crea spazi, tiene la squadra alta, costringendo gli avversari a non far gioco. A Torre ha ritrovato una seconda giovinezza calcistica. (Dall’89’ BORRELLI – s.v.).

PERRETTA 6,5 – Vince il ballottaggio con Manfrellotti e, dopo la gara di Coppa Italia, nel giro di quattro giorni è ancora titolare. Risponde subito alla grande realizzando il gol del pareggio, quello più difficile sotto l’aspetto psicologico, quello più bello della giornata. Tiene bene il campo e Vitter lo premia facendogli disputare quasi tutta la gara. (Dall’81’ MANFRELLOTTI s.v.).

IANNIELLO 7 – Corre, corre, quanto corre, Ciro. Un costante pericolo sulla fascia sinistra che mete gli avversari in ambasce. Nessuno riesce a fermarlo. Presente nelle azioni più pericolose dei bianchi, ottime le sovrapposizioni offensive con Guarro. Non c’è che dire, da quella fascia il Savoia trae enormi benefici. (Dal 74’ PALLONETTO 6,5 – Vitter lo tiene in panchina, preferendo a lui e Catalano la nuova coppia Scudieri-Falanga. Il difensore torrese “soffre” ma dimostra grande maturità quando, chiamato in causa, si fa trovare pronto, siglando, addirittura, un gran gol con un perfetto tiro a giro che si insacca sotto la traversa. Premiata la sua determinazione).

VITTER 7 – Se il tecnico ha una dote, quella è la modestia. Capisce che a Vibo commette alcuni errori nella formazione e, invece, di intestardirsi con scelte non appropriate, decide di cambiare. E fa bene. La fase difensiva è perfetta, il resto della squadra gioca con maggiore scioltezza. I quattro gol sono il giusto premio. Complimenti, il secondo posto, frutto di un gioco propositivo e spettacolare, è anche merito suo.
(Redazione)





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