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Savoia, arriva la prima sconfitta stagionale Bianchi subito in svantaggio e incapaci di reagire. Allo scadere subiscono anche il raddoppio dalla Vibonese. Il Cosenza vince e si porta in vetta

Savoia, arriva la prima sconfitta stagionale23-09-2012 – Il peggior Savoia della stagione perde, in un solo colpo, imbattibilità e primato. Con un secco 2-0 i bianchi si arrendono alla Vibonese in una gara messassi, da subito, in salita con il vantaggio calabrese al 6’ ad opera di Saturno, abile ad approfittare di un erroraccio di Catalano. Eppure la giornata poteva, nonostante tutto, sorridere ai bianchi con la sconfitta della favorita Acr Messina sul campo del Ribera (3-0). Invece, al raddoppio della Vibonese con Marasco (’95), ha fatto seguito il successo in extremis del Cosenza, sul terreno di gioco dell’Agropoli, ora solo in testa per una classifica che vede ben otto squadre nel giro di tre soli punti.

LE SCELTE DI VITTER NON CONVINCONO – Stavolta le scelte operate dal tecnico oplontino non hanno convinto. L’aver rischiato Catalano, in forte dubbio fino a poche ore dalla partita, con il centrale, non a caso, tra i peggiori dei suoi, ha provocato un handicap che i bianchi hanno subito pagato, subendo il gol lampo della Vibonese. La concomitante conferma di Pallonetto, anche oggi apparso in grossa difficoltà, come nelle precedenti uscite, non trova giustificazioni. Ai box Falanga e Scudieri che, stavolta, ci avevano proprio sperato di iniziare da titolari. Il doppio cambio ad inizio ripresa, con gli ingressi di Falanga e Rabbeni per Pallonetto e Manfrellotti, quest’ultimo ancora in giornata no, non ha, praticamente, prodotto nulla, così come le variazioni di ruoli in corso di gara: prima lo scambio tra Manfrellotti e Ianniello, poi, nella ripresa Savarese portato alle spalle di Incoronato, con Rabbeni a destra. Insomma, Vitter le ha provate davvero tutte ma senza successo. Soda, dal canto suo, bloccando le fasce, ha chiuso la luce del gioco al Savoia in maniera semplice e tatticamente perfetta.

IN SVANTAGGIO NON SI RECUPERA – E’ la prima volta in campionato che il Savoia si trova in svantaggio (lo era stato anche a Pomigliano ed aveva vinto ma era Coppa Italia) e non riesce a recuperare. Un dato che deve far riflettere, perché, al di là di alcune fasi di gara, metà primo tempo e venti minuti della ripresa, il Savoia non è sembrato in grado di trovare la soluzione tattica della gara, ben imbrigliato dalla difesa della squadra di Soda, sempre pronta a ripartire in contropiede per far male.

TANTA SOFFERENZA – E’ appena il 6’, quando Catalano si fa, ingenuamente, beffare da Saturno che conquista palla in area e lascia partire un gran diagonale che si insacca alla sinistra del portiere oplontino. Ma di errori i bianchi ne commetteranno tanti nel corso di gara, dando il via alle ripartenze avversarie. Al 17’ è Loccisano a salvare su Cosenza lanciato a rete. Savarese (34’) prima, Ianniello poi (49’) rischiano grosso perdendo il possesso di palla. Al 52’ è ancora la Vibonese a sfiorare il raddoppio con il palo interno colpito da Marasco che, in pieno recupero (’95), sul filo del fuorigioco, beffa in velocità Esposito e Falanga, insaccando sotto la traversa il gol del raddoppio.

SAVOIA MOLTO CUORE, POCA PRECISIONE – I bianchi, probabilmente, capiscono di essere in giornata no da subito e non solo per il gol “regalato” alla Vibonese. C’è tanto impegno. Incoronato ha diverse occasioni ma mai riesce a rendersi pericoloso più di tanto. La più importante capita al 51’ con un colpo di testa, di poco a lato, su cross di Fontanarosa. Ma è sui piedi di Esposito la più grossa chance del Savoia. E’ il 56’ e la sua punizione dal limite viene deviata dall’ultimo uomo della barriera in angolo. Poi tanto cuore ma nulla più.

MERCOLEDI SI TORNA IN CAMPO – Tra tre giorni c’è già un altro impegno. A Sarno, i bianchi saranno impegnati nei trentaduesimi della Coppa Italia di D. Probabilmente Vitter darà la possibilità di mettersi in evidenza a chi, finora, ha avuto poco spazio. Innegabile dire che l’impegno più importante è quello di domenica prossima, al Giraud, contro l’Acireale, ultimo della classe.
(Redazione)





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