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Vitter tuona: “Nessuno ha il posto assicurato” Le scelte sui titolari, i tifosi, il mercato, i numeri di un Savoia inaspettatamente primo. Di tutto questo abbiamo discusso col tecnico dei bianchi

Vitter tuona: “Nessuno ha il posto assicurato”18-09-2012 – La vittoria di domenica ha mostrato a tutti la forza del Savoia. “Vincere contro il Nissa sarebbe un’impresa epica perché senza pubblico”. Così aveva sentenziato il tecnico Pasquale Vitter (nella foto) al termine della rifinitura di sabato mattina. La vittoria è arrivata, la conferma del primo posto pure. Chi guardava con preoccupazione i biancoscudati prima di domenica, ora li teme e li rispetta. Neanche aver negato il pubblico è servito. Questa squadra ha un’anima vincente. I numeri lo dicono chiaro. Cinque vittorie su cinque gare ufficiali, due di Coppa, tre nella regular season. Miglior differenza reti in campionato (più gol segnati, 8 e meno subiti, 2) che la portano in testa nella media inglese.

VITTER E I NUMERI – Davanti a queste statistiche l’allenatore dei bianchi, Pasquale Vitter, esprime soddisfazione anche se con la solita pacatezza.

“I numeri hanno sempre ragione e, se dicono questo, ci va benissimo. Significa che l’approccio della squadra alla serie D è stato positivo. Ci siamo fatti trovare pronti, dimostrando che tutto il lavoro svolto nel ritiro ha avuto un suo significato ben preciso. Ma la strada è ancora lunga e ci sarà da lottare”.

VITTER E I TIFOSI“Definirli eccezionali è poco”.

L’allenatore non usa mezze misure per esprimere il suo personale apprezzamento alla tifoseria oplontina.

“Vedere così tanta gente recarsi allo stadio per un contributo spontaneo, pur sapendo di non poter assistere alla gara, è qualcosa di unico. Io non ho mai visto un comportamento del genere. Se poi aggiungiamo il calore che ci hanno fatto sentire i nostri tifosi dall’esterno dello stadio, posso allora affermare con orgoglio di essere torrese, di essere tifoso del Savoia”.

Contro la Vibonese, altra trasferta senza tifosi.

“Ci stiamo abituando a queste restrizioni che, vi assicuro, fanno male non solo a noi ma allo sport in senso ampio. Contro il Palazzolo questi ragazzi hanno dimostrato di saper tifare in maniera invidiabile. Tutti ne hanno parlato ma, non so perché, quello spettacolo è stato già rimosso, mentre l’incidente di Pomigliano ce lo portiamo dietro come un’onta dalla quale non vi è uscita. In questo modo si da uno schiaffo a chi vuole dimostrare di aver messo da parte un errore. Un vero peccato. Vorrà dire che dedicheremo la nostra prestazione ai tifosi”.

Domenica scorsa i giocatori, a fine partita, sono andati dai tifosi a mostrare la scritta che avevano su una maglia sotto la casacca, che recitava “Fate come noi. Non mollate mai”. Un messaggio forte e deciso.

“L’abbiamo voluto tutti. Ci siamo riuniti nello spogliatoio ed abbiamo deciso che dovevamo dare una dimostrazione evidente della nostra vicinanza alla gente. Così abbiamo pensato a quella scritta. Le parole sono indicative dell’anima di questa squadra. Noi non molliamo mai, lo si è visto in tutte le gare ed i nostri tifosi devono fare lo stesso. Uniti si vince, si va lontani. Poi quando finirà questa tremenda punizione potremo ritrovarci vicini per altri successi”.

LE SCELTE DI VITTER – Passiamo alla squadra. In questo inizio di stagione Vitter ha messo in chiaro le sue scelte. Due under in difesa, Loccisano e Catalano, uno a centrocampo, Fontanarosa, l’ultimo in attacco, Manfrellotti. E se sui primi tre nomi non c’erano dubbi, la vera sorpresa è il bomber “tascabile”, in un reparto che ci si aspettava composto unicamente da over.

“Mi fa piacere poter rispondere a questa domanda per fugare alcune perplessità che ho notato intorno a me. In realtà, sin dall’inizio, avevo comunicato alla società che i ruoli sui quali intendevo utilizzare gli under erano quelli del portiere, di uno dei due centrali di difesa, del centrocampista arretrato e del trequartista, questo perché nel mio gioco hanno grande rilevanza gli esterni. E poter avere a disposizione le fasce composte, unicamente, da over sarebbe stato un vantaggio contro le difese avversarie”.

Eppure qualche giocatore, almeno per ora, sembra accantonato. Senza giri di parole andiamo subito al punto, ci riferiamo a Borrelli e Rabbeni. Ci sarà possibilità di vederli impegnati visto che con il mercato appena chiuso se ne riparlerà solo ad inizio dicembre per eventuali movimenti?

“Premetto che sono stato chiaro con tutti i giocatori. Borrelli sa benissimo di essere il vice di Incoronato, questo è il suo ruolo e, di conseguenza, i suoi spazi saranno limitati. Per quanto riguarda Rabbeni, è l’alternativa naturale a Savarese. Ma con Giuseppe in questo stato di forma, come potrei pensare di sostituirlo?”.

C’è poi Falanga. Ogni volta che viene chiamato in causa le sue prestazioni sono impeccabili. Col vantaggio di essere un under, il che potrebbe, in caso fosse schierato titolare, liberare il ruolo di ultimo uomo alle spalle di Incoronato. E’ possibile una soluzione del genere, considerato che Pallonetto, in queste ultime uscite, sembra un po’ in difficoltà?

“Ammetto di aver valutato questa ipotesi. In effetti Falanga è un ottimo elemento. Si fa trovare sempre pronto ed esegue quelle che sono le mie indicazioni. So di poter contare su di lui e questo mi fa stare più tranquillo proprio nel considerare diverse soluzioni tattiche che possano anche prevedere il suo impiego dal primo minuto sulla fascia destra. E’ una soluzione alla quale penso”.

E poi c’è Rima. Da domenica scorsa tornato disponibile. Quale la sua collocazione nello scacchiere del Savoia?

“Donato è una pedina importante. Ha ancora bisogno di un po’ di tempo per recuperare la forma, considerando che ha saltato il ritiro. Non appena sarà, pienamente, a disposizione, si giocherà una delle due maglie con Ianniello e Savarese”.

Vitter ci tiene a sottolineare, con una certa vis polemica, un concetto.

“Deve essere ben chiaro un elemento. In questa squadra gioca chi è più in forma, chi lo merita, nessuno è sicuro del posto di titolare. Tutti sono, sempre, sotto esame. In questo modo la tensione rimane alta e si evitano cali come contro il Palazzolo. E poi io decido liberamente, a differenza di qualcuno che allena grazie a sponsor o amici. Quando faccio le mie scelte non devo chiedere consiglio a nessuno”.

VITTER E IL MERCATO – Chiusa la fase estiva con la sola cessione in prestito di Cassandro al Foggia (per Mansour è possibile nei prossimi giorni lo svincolo), la rosa attuale è di 25 elementi. Considerato che tra l’1 e il 15 dicembre, prossima finestra di scambi per la D, si potranno operare ulteriori scelte in uscita, ritiene che ci potrebbe essere qualcosa anche in entrata? E in che ruolo?

“Aspettiamo questi mesi per valutare la situazione. Di certo alcuni under che non trovano spazio saranno ceduti. In arrivo mi sento di non poter pretendere oltre, alla luce del danno economico subito dalla società con la sentenza della scorsa settimana. Ma se dovessi chiedere un ulteriore sforzo, vorrei a disposizione un giocatore, anche over, quale alternativa a Giraldi”.
(Rodolfo Nastro)





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