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Savoia-Nissa: le interviste

Savoia-Nissa: le interviste16-09-2012 – Il Savoia vuole restare con i piedi per terra. Le dichiarazioni dei protagonisti sono tese alla cautela. Ma nove punti dopo tre gare rappresentano un biglietto da visita niente male. Se poi giungono i complimenti degli avversari, la realtà racconta di una squadra sempre più convinta delle proprie possibilità, pronta a sognare ancora.

CONTINO – Il patron dei bianchi (nella foto) ha vissuto con la solita intensità la gara. Si è ripetuta la sequenza di reti di sette giorni prima contro il Palazzolo ma la squadra è riuscita a tenere meglio il campo.

“E’ vero. Siamo abituati a soffrire. Costruiamo tantissimo, concretizziamo poco, ma sono convinto che abbiamo tantissimi margini di miglioramento. Di certo non molleremo mai. Adesso ci stanno aiutando i risultati, perché vincere dà entusiasmo a tutto l’ambiente e crea negli avversari rispetto e paura nei nostri confronti”.

Poi Contino guarda avanti è già pensa alla trasferta di Vibo Valentia, per la quale perde la diplomazia e si sbilancia.

“Non ho dubbi, andremo a Vibo per vincere. Questa squadra è costruita per offendere e non possiamo snaturare il nostro gioco facendo calcoli. Ci andremo da capolista e faremo in modo di restare tali anche al termine della gara”.

SAVARESE – La stampa sportiva presente lo ha eletto migliore in campo e lui, Giuseppe Savarese, dalla Promozione alla D conserva la solita serenità fissando i suoi obiettivi.

“Contento per la prestazione e per il gol, ma è tutta la squadra che gira sempre meglio. Certo entrare in campo e vedere quella curva vuota, dopo l’entusiasmo contro il Palazzolo, ha fatto un certo effetto. Ma siamo partiti con la giusta determinazione e per venti minuti non abbiamo fatto uscire la Nissa dalla sua area. Abbiamo offerto una prova di forza che ci ha permesso di vincere ancora”.

VITTER – Il tecnico è presente alle dichiarazioni di Savarese. Ad un certo punto decide di intervenire.

“Lasciatemi fare un grande elogio a Savarese. Siamo partiti insieme dalla Promozione, pescandolo a Pimonte. Nessuno credeva in lui, oggi è il migliore in campo. E’ consentitemi di affermare che anche se dovessimo raggiungere la C, Giuseppe sarebbe un punto inamovibile di questa squadra. E’ cresciuto tanto, ora sa fare anche la fase difensiva, ha una grande intesa con Pallonetto sulla fascia destra. A me non piace parlare dei singoli, ma per Savarese ho voluto fare un’eccezione”.

Vitter passa poi alla disamina della gara.

“Vedo qualcosa di strano. Fino al 2-0 giochiamo alla grande, subito dopo ci sediamo e rischiamo di farci raggiungere. Oggi la loro espulsione ci ha dato una mano nella fase più delicata della gara ma non sarà sempre così e dobbiamo lavorare ancora molto per trovare i giusti equilibri”.

La ricerca del perfezionismo porta Vitter a commentare anche la punizione dalla quale è nato il gol dei nisseni.

“Mi ero raccomandato con tutti di non fare falli al limite dell’area. Avola è un cecchino micidiale dai tiri da fermo. Come non detto: punizione e gol. Questo non va bene”.

Eppure la critica del tecnico sembra troppo spietata con i suoi. Anche oggi, così come sette giorni prima, gli avversari hanno fatto i complimenti al Savoia. E’ forse Vitter troppo pretenzioso?

“Non lo so, è possibile. Per me la D è una novità. Anch’io ho notato questo eccesso di complimenti che ci fanno. Figuratevi che a fine primo tempo il presidente della Nissa si è avvicinato a me e mi ha detto che da anni non vedeva una così bella squadra. Probabilmente tra qualche giornata, capirò meglio la categoria e mi esprimerò in maniera diversa”.

La preoccupazione di Vitter ha, però, un nome: Giraldi.

“Purtroppo Giraldi soffre di una contusione al ginocchio a livello del legamento collaterale. A fine partita il ginocchio era gonfio. Il problema è che non abbiamo un sostituto, né under, né over. Lo avevo chiesto alla società ma dopo la squalifica di questa settimana è evidente che non posso chiedere ulteriori sacrifici dal punto di vista economico. Intanto stiamo mirando a sfoltire la rosa. Dopo Cassandro, a breve saranno ceduti in prestito, in Eccellenza, anche Arciello e Mansour”.

Probabili in tal senso anche le cessioni di Fricano e Amoruso, mentre per Tartari si attende ancora il transfert.

Un pensiero speciale Vitter lo dedica ai tifosi.

“Durante tutta la settimana ci hanno dato coraggio. Avevano detto che oggi ci sarebbero, comunque, stati e si sarebbero fatti sentire. Hanno mantenuto il loro impegno. Li ringrazio. Ancora una volta hanno dimostrato quanto intensa sia la loro fede per questa squadra”.

GLI AVVERSARI – Il capitano dei giallorossi, Salvatore Avola, una vera bandiera con i suoi 12 anni con la stessa casacca fa di utilità virtù e analizza la sconfitta con filosofia.

“La verità è che abbiamo perso contro una delle migliori squadre che ho affrontato in tanti anni di D”.

Un complimento da far arrossire, confermato anche dal suo tecnico, Tarcisio Catanese. A presentarcelo è Vitter con un simpatico siparietto.

“Fatemi una foto con Catanese perché fino ad oggi lo avevo solo visto sulle figurine!”.

Una stretta di mano ed un sorriso, poi Catanese evidenzia.

“Il rammarico per aver perso una gara nella quale l’espulsione mi è sembrata esagerata è mitigato dall’aver perso contro una signora squadra. Il Savoia farà strada, hanno gioco e grosse individualità. Giocatori come Ianniello, Giraldi e Savarese sono un lusso per la categoria. Loro avanti hanno Incoronato, noi due ragazzini. Questo fa la differenza. Di certo la nostra stagione non passa per Torre Annunziata. Contro il Savoia in tanti lasceranno punti”.

All’uscita dagli spogliatoi incrociamo il diesse Dionisio che commenta.

“Il Messina è troppo forte, vincerà di sicuro…il campionato”.

Poi un sorriso. E questo ci fa capire che un altro degli elementi che il Savoia si porterà fino al termine di questa stagione è la scaramanzia. Pur di vincere, tutto va bene!
(Rodolfo Nastro)





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