16-09-2012 – Il Savoia è più forte di tutti: della Nissa, avversario di turno, ma anche di chi ha voluto chiudere il Giraud per negare alla squadra il sostegno di un pubblico unico. E così gli uomini di Vitter hanno messo da parte tutte le tensioni della settimana per dare, ancora una volta, spettacolo. I numeri lo dicono chiaro. Primo posto in classifica a punteggio pieno, in compagnia della corazzata Acr Messina, miglior attacco del campionato con 8 reti in 3 gare, difesa meno battuta con 2 reti al passivo. C’è che da essere soddisfatti per una matricola che si è affacciata in punta di piedi in D, riscuotendo, domenica dopo domenica, non solo i complimenti di parte ma anche quelli degli avversari che definiscono il Savoia come una delle squadre candidate alla vittoria finale. E i tifosi? Non hanno potuto ripetere la bolgia di domenica scorsa ma hanno voluto farsi sentire, comunque. I palazzi intorno allo stadio con i balconi colmi, alcuni addirittura sui tetti, altri dalla stazione della Circum, la maggioranza, alle spalle del settore distinti. Cori, bandiere, striscioni. Non c’è che dire la vittoria è anche della passione di questo straordinario pubblico.
SAVOIA SPIETATO – Vitter conferma gli stessi undici che sette giorni prima hanno battuto il Palazzolo. Partenza razzo per i padroni di casa che al 3’ recriminano un calcio di rigore. Guarro serve a centro area Incoronato che viene atterrato da Bica Badan. Per l’arbitro si tratta di simulazione.
Tre giri di orologio: Giraldi taglia la retroguardia avversaria con un passaggio filtrante per Guarro. Il fluidificante torrese entra in area e viene falciato da Bica Badan. Questa volta, il sig. Mangino di Tivoli, indica il dischetto. Per il calcio dagli undici metri si incarica il capitano Guarro che di potenza trafigge Iacono.
La Nissa si rende pericolosa al 18’. Savasta si incunea tra Pallonetto e Catalano ma calcia sull’esterno della rete.
Ma è sempre il Savoia a dettare i ritmi di gioco ed al 22’ colleziona il meritato raddoppio. Incoronato fa da sponda per Ianniello che trova un corridoio invitante per Savarese. L’esterno torrese supera Iacono in uscita e deposita la sfera in fondo al sacco. Savoia spietato in attacco con trame offensive all’insegna del calcio spettacolo.
Gli oplontini, padroni del campo, sfiorano il tris tre minuti dopo: Manfrellotti raccoglie il traversone di Guarro ma, tutto solo al centro area, di testa manda incredibilmente la sfera oltre la traversa.
PERICOLO SCAMPATO – Gli ospiti si rivedono al 33’ con Avola che, su punizione dal limite, sfiora l’incrocio.
Al 35’ i nisseni hanno l’occasione per accorciare le distanze. Triangolazione Periccioli-Savasta-Periccioli, il numero sette si presenta a tu per tu con Loccisano che con una prodezza nega la gioia del gol al giovane centrocampista siciliano.
L’ultima emozione di tempo la regalano ancora gli ospiti con Savasta che approfitta di un’indecisione di Loccisano in uscita ma trova sulla linea di porta la ribattuta di Catalano.
LA NISSA RIAPRE IL MATCH – Nella ripresa il tecnico siciliano Catanese ridisegna la sua squadra inserendo forze fresche. Al minuto 2, dagli sviluppi di un angolo, Arnone sotto misura trova l’opposizione di un super Loccisano.
Il gol dei nisseni è nell’aria ed arriva al 10’. A siglarlo è Avola con la sua specialità: i calci piazzati. Punizione dal limite perfetta e palla all’incrocio con Loccisano battuto.
NISSA IN 10 E SAVOIA CHE CHIUDE I CONTI – La rete riapre il match ma un fallaccio di Cirilli su Pallonetto costa al difensore il cartellino rosso. Nissa in inferiorità numerica.
Al 20’ Incoronato ha la palla per chiudere i giochi ma il bomber del Savoia, solo davanti a Iacono, spara sull’estremo difensore siciliano proteso in uscita.
Al 31’, l’ex di turno Rabbeni, subentrato allo stremato Pallonetto, chiama Iacono alla strepitosa parata in angolo con una bella conclusione dal limite indirizzata all’incrocio.
Il Savoia cala il sipario al 45’ con il solito Incoronato che, con il più facile dei gol, su assist di uno straordinario Savarese, sigla il suo quarto centro in campionato.
(Giovanni Caracciolo)
