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Dionisio: “Voglio il Giraud pieno e colorato di bianco” La squadra è rientrata a Torre Annunziata nelle notte accolta dal calore degli ultras. Il diesse chiama a raccolta i tifosi per il match contro il Palazzolo

Dionisio: “Voglio il Giraud pieno e colorato di bianco”03-09-2012 – Tifosi festanti che attendono, in piena notte, la squadra che rientra dalla vittoriosa trasferta di Ragusa. Bella storia, storia d’altri tempi, di un calcio pulito che trasmette emozioni vere, sincere, le stesse che hanno provato i tanti ragazzi che hanno voluto salutare la squadra, ringraziarla per la vittoria, nonostante la loro “forzata” assenza. Una sintonia tra giocatori, tecnico e tifoseria che potrebbe, davvero, rappresentare l’elemento distintivo per questo campionato. Ne è convinto il diesse, Nicola Dionisio (nella foto), che così commenta il bagno di folla di questa notte.

“Un episodio forte di calore, fede calcistica senza vincoli. Questo significa che i tifosi hanno già instaurato con la squadra una inossidabile intesa, che nasce dall’aver compreso che nel DNA del Savoia c’è la voglia di vincere, di riscattare un’intera città dopo anni di sofferenze in serie inferiori che nulla avevano a che vedere con la centenaria storia del suo glorioso vessillo e della città che rappresenta. La passione, quella vera, porta entusiasmo e successi e su questo bisogna continuare a lavorare. Sono convinto che se continueremo a remare tutti dalla stessa parte e mi riferisco non solo ai tifosi ma anche alla stampa locale, nulla ci sarà precluso, pur evitando di sognare troppo”.

Dionisio guarda avanti, alla delicata gara di domenica prossima contro il Palazzolo, “ferito” dalla sconfitta interna alla prima, e chiama a raccolta tutta la tifoseria.

“Mettiamoci alle spalle la bella vittoria di Ragusa e pensiamo alla prossima, difficilissima, partita. Il Palazzolo ci darà molto fastidio anche perché ha perso immeritatamente contro il Comprensorio Normanno. Dovremo giocare con intensità per tutto il corso della gara ma per riuscirci avremo bisogno del nostro grande pubblico. Chiamo a raccolta, a nome di tutta la società, i tifosi ad assiepare gli spalti del Giraud. Sarebbe bellissimo ed entusiasmante vedere tribuna e curva inondate dal bianco. Ho voglia di emozionarmi, nonostante abbia avuto esperienze in piazze importanti come Benevento, Avellino e Cava. Ma il Savoia fa parte della storia del calcio e chiedo alla gente di farmene partecipe con una giornata indimenticabile”.

E’ forte il messaggio di Dionisio. In genere il diesse non si scompone, non si lascia andare, eppure in queste parole evidenzia un trasporto emozionale come poche volte si è visto. Ma il momento dei “sentimenti” lascia subito il passo ad ulteriori riflessioni.

“Rimaniamo con i piedi per terra. Questa squadra è stata costruita per divertirsi e per divertire il pubblico. Finora in tre gare ufficiali ci siamo riusciti, confortati dai risultati. Ma non sarà sempre così, anche se è giusto godersi il momento. Ma sappiate che il campionato di D è lungo ed insidioso ed anche l’ultima della classe può metterti in difficoltà. Con il Palazzolo sarà la prova del fuoco”.

Dionisio evidenzia come i risultati che si stanno susseguendo siano merito di chi compare ma anche di chi ha meno visibilità, così enuncia due nomi su tutti.

“Gennaro Brunetti e Nuccio Salvatore operano nell’ombra, sono lavoratori instancabili e mettono tutto loro stessi per il Savoia. Voglio ricordare a tutti che quando si ottengono risultati, questi non vengono da momenti estemporanei, ma da una progettualità cui devono essere attribuiti i giusti meriti a tutti i componenti dello staff. Dai calciatori, ai tecnici, ai dirigenti”.

Dopo la gara di domenica, il tecnico Vitter, un perfezionista da sempre, ha evidenziato alcune lacune ed ha sottolineato che con Dionisio già sono stati individuati eventuali interventi. A cosa si riferiva?

“E’ vero, ne abbiamo già parlato. Ma è chiaro che dovremo attendere il mercato di riparazione a fine anno. Di certo, come affermato dallo stesso Contino, non ci tireremo indietro ed investiremo ulteriormente per portare il Savoia sempre più in alto. Per adesso potremo valutare l’opportunità di cedere qualche giovane giocatore, che trova poco spazio, ad altre squadre”.
(Rodolfo Nastro)





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