01-09-2012 – Manca poco al ritorno ufficiale del Savoia in serie D. A Ragusa i bianchi calcheranno, dopo tre stagioni, un campionato fuori dai confini regionali. Dopo l’inferno della Promozione ed il purgatorio dell’Eccellenza, finalmente, il ritorno nel calcio semi-professionistico. Emozioni e sensazioni forti saranno le protagoniste per tanti. E chi più di Pasquale Vitter (nella foto), l’allenatore dei bianchi, all’esordio assoluto in D, può raccontare questo susseguirsi di stati d’animo. Lo fa con la consueta serenità mentre è in viaggio per Ragusa.
“Siamo a Catania, arriveremo in serata a destinazione. Un viaggio lungo per il quale ce ne vale la pena”.
Da queste parole è evidente tutto l’orgoglio del mister oplontino di guidare la squadra a questa sua prima stagionale.
“Confesso che da qualche giorno ci sto pensando intensamente. A dire il vero da quando è iniziato il ritiro, poi i gironi, il calendario, una costante tappa di avvicinamento ad un momento che se mi guardo indietro, lo immaginerei come ad un sogno avverato. Quando ho iniziato ad allenare, mai e poi mai, avrei pensato di stare qui in questo momento. Invece è tutto vero, un’emozione unica”.
Una D conquistata con tenacia e lottando contro numerose avversità.
“E’ vero. Ammetto che non è stato facile. Le critiche, i momenti difficili non sono mancati ma non mi sono mai scoraggiato. In questo devo ringraziare i giocatori che mi hanno sempre seguito”.
Unità d’intenti tra squadra ed allenatore. Questo il vero segreto della forza di Vitter?
“Una componente essenziale. Essere consapevole che il gruppo è con te, ti da forza e determinazione. Elementi che poi mettiamo in campo la domenica e che, finora, ci hanno consentito di avere ragione”.
In squadra ci sono calciatori con esperienza in D. Ha chiesto consiglio a loro per qualche decisione?
“Consigli no. Ma è chiaro che sono abituato a confrontarmi con i ragazzi ogni giorno, poi è chiaro che ci sono giocatori come Ianniello, Guarro, Incoronato ed Esposito che hanno più cose da dire e con loro c’è sempre da trovare nuovi spunti. E questo perché non sono un allenatore presuntuoso ma sono consapevole di avere ancora tanto da imparare”.
Passiamo alla partita. A Ragusa non sarà facile. I siciliani sono reduci dal passaggio ai 32’ di Coppa Italia e si sono candidati a sorpresa del torneo. Vitter la scorsa settimana aveva evidenziato che ci saranno due importanti assenze, i tifosi e Giraldi. Per i primi non è possibile alcuna soluzione alternativa. Per il metronomo del centrocampo, invece, il tecnico adotterà l’esperienza di uno dei suoi fedelissimi.
“Con ogni probabilità arretrerò Ianniello sulla linea di mediana, con Rabbeni sulla fascia sinistra. In difesa spero di recuperare Catalano, questo mi consentirebbe di schierare Pallonetto o Scudieri a destra, altrimenti Scudieri giocherà al centro e Falanga sull’out di destra. In attacco l’unico dubbio è tra Manfrellotti e Perretta nell’assistenza ad Incoronato”.
Questo il probabile undici che schiererà Vitter (4-2-3-1): Loccisano, Pallonetto, Catalano, Esposito, Guarro; Fontanarosa, Ianniello; Savarese, Perretta, Rabbeni; Incoronato.
(Rodolfo Nastro)