26-08-2012 – Una domenica inaspettata, un triste episodio a segnarla, a rendere meno entusiasmante il secondo successo consecutivo, in gare ufficiali, per il Savoia. Si è vissuto così l’afoso pomeriggio di Pomigliano d’Arco. L’attesa per una partita di Coppa Italia, ultimo incontro prima dell’inizio del campionato. Tutto procede come da copione. Mille spettatori circa assiepano il “Gobbato” con ampia rappresentanza ospite. Situazione assolutamente tranquilla sugli spalti, tanti gli addetti ai lavori curiosi di vedere due squadre ambiziose, con tanti giovani interessanti. Poi, alle 15.58 accade qualcosa.
L’INCIDENTE – Le squadre sono appena entrate in campo, foto di rito, saluti alla terna arbitrale, il lancio della monetina per stabilire chi batterà il calcio d’inizio, applausi del pubblico, è tutto pronto. Dal settore del Savoia viene lanciato un mortaretto luminoso sul terreno di gioco, come se ne vedono tanti ogni domenica su tutti i campi, parte integrante delle coreografie di curva. Quasi nessuno ci fa caso, eccezion fatta per Paquale Beneduce, un ragazzo di Pomigliano, volontario della locale sezione della Protezione civile che, evidentemente per non ritardare l’inizio della gara compie un gesto che gli costerà caro; si avvicina al fuoco artificiale e, anziché attendere che si spenga, oppure allontanarlo con una pinza per spegnerlo con l’acqua, lo prende tra le mani, nonostante dalla curva dei bianchi i tifosi a gran voce gli urlino di non toccarlo, perché, potrebbe essere pericoloso. Il ragazzo non sente, forse il casco, il caldo, la foga del momento, ma Pasquale prende il fumogeno con le mani per allontanarlo. A quel punto c’è la deflagrazione del fuoco, il ragazzo corre per il campo, si toglie il guanto, la mano sanguina. Sono momenti di concitazione, non ci si rende conto di quanto stia accadendo, sopraggiungono i responsabili delle forze dell’ordine che, appurata la gravità della situazione, fanno accompagnare Pasquale in ospedale (il giovane dovrebbe aver perso due dita) e richiamano il direttore di gara per invitarlo a far rientrare le squadre negli spogliatoi. Sugli spalti si nota una certa agitazione, c’è un susseguirsi di voci e di notizie. I dubbi sulla disputa della gara terminano quando dieci minuti dopo le squadre rientrano in campo. Sono le 17.12: inizia la partita.
LA PARTITA – Vitter pesca dal cilindro il giovanissimo Perretta. A lui il numero 10, con Manfrellotti in panchina. In difesa Scudieri a sostituire l’infortunato Catalano. In porta Vitiello, portiere di Coppa. Savarese tira il fiato, Rabbeni parte titolare. Le squadre si studiano, inizio soft. Il caldo e un terreno di gioco con un’erba troppo alta, rallentano le azioni. Bisogna attendere 10 minuti per la prima emozione. Sono i padroni di casa a regalarla. Dragone serve Fiorino che dal limite fa partire un esterno sinistro, la palla lambisce il palo di Vitiello. 23’ il Savoia risponde: Falanga crossa per Incoronato, la punta di testa manda a lato. 6 minuti dopo il Savoia sfiora il vantaggio. Guarro serve a centro area Perretta che, tutto solo sciupa la grande occasione, colpendo di testa il portiere avversario. Al 30’ è ancora Perretta che con un diagonale, da ottima posizione, manda a lato.
GOL REGALTO AL POMIGLIANO – E’ un infortunio difensivo dei bianchi a regalare il gol ai padroni di casa. Scudieri al limite dell’area cincischia con il pallone, invece di effettuare il retropassaggio a Vitiello che gli si avvicina, si fa rubare palla da La Cava che, con un intelligente pallonetto, supera entrambi, mettendo il pallone in rete.
SUPER GIRALDI – Non avrebbe dovuto giocare. Nell’allenamento di rifinitura aveva lasciato anzitempo i compagni per un affaticamento muscolare. Convocato lo stesso, Vitter lo schiera dall’inizio. Sarà il migliore in campo. Dai suoi piedi arriva anche il gol del pareggio del Savoia. E’ il 34’, Incoronato serve orizzontalmente Giraldi, siamo al limite dell’area, il centrocampista si infila tra le maglie avversarie e con un perfetto tiro rasoterra insacca a fil di palo alla destra di Loffredo, vanamente proteso in tuffo. E’ la penultima emozione della prima frazione perché a chiusura tempo il Savoia ha modo di recriminare. Esposito entra in area, Follera si disinteressa della palla ed abbatte lo stopper oplontino, per l’arbitro non ci sono gli estremi per il rigore lasciando forti perplessità.
SAVARESE PER IL VANTAGGIO – Nella ripresa è evidente il calo fisico delle squadre ma il Savoia sembra avere più birra nelle gambe. Con il passare dei minuti i bianchi sono più in palla. Così al 54’ Vitter effettua una doppia sostituzione, fuori Rabbeni e Perretta, dentro Savarese e Manfrellotti: saranno le scelte vincenti. Al 68’ batti e ribatti al limite dell’area del Pomigliano, la palla giunge ai trenta metri nella zona dell’accorrente Savarese, l’esterno non ci pensa due volte e lascia partire un gran diagonale che s’insacca sotto l’incrocio dei pali. Il Savoia è in vantaggio, tutto il pubblico applaude il bel gesto del numero 14 oplontino.
MANFRELLOTTI, GOL QUALIFICAZIONE – Il Savoia è, adesso, padrone del campo. Il Pomigliano non riesce più a rendersi pericoloso. Vitter lo capisce ed incita i suoi a chiudere il match. Detto, fatto. E’ l’85’ quando Esposito, lanciatosi in avanti, si porta a fondo campo, libero serve sotto rete una palla facile facile che Manfrellotti appoggia nella porta avversaria: è l’1-3 che chiude i giochi. Il pubblico di casa comincia a sfollare e si perde all’89’ il bel gol del Pomigliano. Forino, da solo scarta tre avversari e fa partire un gran tiro che entra sotto la traversa. Un gol tanto bello quanto inutile, perché dopo quattro minuti di recupero il signor Conforti di Salerno decreta la fine delle ostilità. Savoia avanti in Coppa.(Rodolfo Nastro)