11-06-2012 – Pasquale Vitter (nella foto) non ci sta. Il tecnico del Savoia non l’ha presa bene e non poteva essere altrimenti. Le accuse lanciate dal suo ex pupillo Sasà Montaperto lo hanno ferito come persona e come professionista. Ecco perché Vitter, finora rimasto alla finestra delle polemiche, decide di intervenire per chiarire la sua posizione.
“Ritengo che se c’era qualcuno che potesse lamentarsi del sottoscritto, quello non era certo Montaperto. Per lui ho sempre riservato un trattamento particolare. Potete chiedere agli altri giocatori e tutti confermerebbero. Mi fa pensare come appena 20 giorni fa, lo stesso giocatore parlava dell’allenatore in maniera lusinghiera, evidenziando che aveva una grande intesa con me. Ed ora? Getta veleno e fango sulla mia persona”.
Vitter è provato, deciso in ciò che dice ma si nota emozione nel dover affrontare una discorso che non avrebbe mai voluto fare.
“Montaperto si lamenta che i suoi 39 gol non sono bastati per riconfermarlo. Io posso dire che se ha segnato così tanto è anche merito mio. Con il modulo che ho utilizzato, l’intera squadra giocava per mettere Sasà nelle condizioni di segnare. Anzi, aggiungo che, forse se fosse stato in condizioni fisiche migliori, di gol ne avrebbe segnati molti di più”.
Il punto dolente delle accuse di Montaperto ha riguardato la mancata corresponsione dell’intero premio promozione. E anche sotto questo aspetto Vitter non si nasconde.
“Premetto che quello di cui parla Montaperto non è un premio extra, si tratta di una aggiunta all’ingaggio percepito, riportata nel contratto, con la quale, se fossimo stati promossi, Montaperto avrebbe ricevuto un’integrazione. Qualche altro giocatore ha sottoscritto lo stesso tipo di accordo e, pur se finora non ha ancora ricevuto tutto, non ha certo pensato di renderlo pubblico”.
Veniamo al perché Montaperto non ha ricevuto quanto gli spettava.
“A pochi giorni dalla fine del torneo Sasà aveva chiesto di ricevere l’integrazione, gli abbiamo detto di aspettare perchè volevamo prima corrispondere l’ultimo stipendio a tutti i giocatori, poi saremmo passati agli extra. Ma lui non ha voluto aspettare e si è recato dal socio Giovanni Lombardi, dipingendoci in maniera assolutamente negativa, al punto che Lombardi ci ha chiamato rincarando la dose. A questo punto noi tutti e, mi riferisco a me, ad Aniello Langella ed ad altri soci, ci siamo sentiti traditi sotto l’aspetto personale ed abbiamo deciso di chiudere, definitivamente, con Montaperto”.
Vitter ha qualcosa da sottolineare anche su Ottobre.
“Pasquale è una persona perbene e mi dispiace che sia stato tirato in causa senza aver mai detto nulla. Lui sa benissimo quali sono i programmi societari e li ha accettati da professionista serio e da persona di valore”.
MERCATO – Non è facile ma, per stemperare anche un pò i toni di un’intervista carica di giusta tensione, chiediamo a Vitter come si sta evolvendo il mercato.
“Tutto sta procedendo per il meglio. Vi è perfetta sintonia con i direttori Dionisio e Langella. Abbiamo dato precedenza alle riconferme. E tra queste, da subito, non rientrava Montaperto. Stiamo cercando di chiudere con Esposito, mentre per Guarro c’è un po’ di distanza. Per il resto, si stanno visionando giovani interessanti, anche perché in rosa ne dovremo avere 11/12 di livello. Infine si punterà sui top player. Di sicuro in attacco ci saranno due giocatori di categoria, un altro a centrocampo, in grado di coprire più ruoli ed un difensore centrale. Sarà necessario che l’ossatura della squadra sia composta da calciatori di esperienza in grado di farci fare il salto di qualità”.
(Rodolfo Nastro)