14-05-2012 – Una conferenza stampa “intensa”. Si dovevano dipanare dubbi e chiarire le ultime vicende per avere un quadro ben delineato del futuro. Punti focali: trattative con Lombardi e con Dionisio, questione stadio. A rispondere al fuoco di fila di domande, il presidente Verdezza, il tecnico Vitter e il team manager Salvatore. Alcuni spunti interessanti dalla platea, il tutto per condividere una progettualità che possa consentire al Savoia un roseo futuro.
LOMBARDI – L’imprenditore battipagliese dopo la riunione “tumultuosa” di giovedì scorso aveva dichiarato al nostro sito la sua chiusura definitiva al possibile impegno come socio di riferimento in questo Savoia. Verdezza tenta di conservare un minimo di apertura. “Dovremmo incontrarci ancora per valutare se esistono le opportunità di un’intesa all’ultimo momento. E’ chiaro che le nostre posizioni sono ferme ma tutto può succedere”. Dalla diplomazia del presidente alle parole “decise” di Vitter che sembra confermare la chiusura della trattativa. “Non riteniamo corretto che chi voglia entrare in una società, senza assumere la totalità delle quote, ma con una maggioranza numerica, pretenda di decidere da solo le sorti tecniche. In questo caso, ribadisco che sia io che il direttore sportivo Langella siamo pronti a farci da parte proprio per il bene del Savoia”.
DIONISIO – Da un’intesa, ormai tramontata, a quella che sembra imminente alla chiusura positiva. La cordata di imprenditori avellinesi, riunita dall’ex diesse di Benevento, Cavese ed Avellino, Nicola Dionisio è pronta ad entrare, come ribadisce lo stesso Verdezza.
“Abbiamo raggiunto un accordo di massima. Il loro ingresso non sarebbe dirompente ma porterebbe la loro presenza alla pari con la nostra, al fine di poter decidere insieme le sorti del Savoia. In questo modo forze personali ed economiche andrebbero ad equilibrarsi per consentire una progettualità seria e concreta”.
QUESTIONE GIRAUD – I tifosi presenti chiedono, a giusta ragione, di velocizzare l’esito positivo della trattativa che porterà l’ingresso di nuovi soci nel Savoia. Il tempo corre e la serie D va affrontata in maniera seria e costruttiva. Verdezza è d’accordo ma pone un paletto alla chiusura di qualsiasi accordo. “Sin quando non troveremo un’intesa con l’Amministrazione comunale che ci consenta di mettere nero su bianco l’intesa per l’utilizzo della struttura non possiamo pensare di concludere alcuna trattativa, questo perché dobbiamo avere la certezza di poter disporre di uno stadio”. Ad incalzare è il team manager Salvatore. “La questione stadio è per noi imprescindibile da qualsiasi progetto tecnico. Senza una struttura non possiamo pensare di andare avanti. Non appena sarà siglato l’accordo con l’Amministrazione rientreranno anche le dimissioni in blocco dei soci”. Il tavolo tra sindaco, futuro assessore e società va tenuto a breve ma siamo certi, alla luce del fatto che da sempre il Giraud è stato aperto alla vicissitudini dei bianchi, che l’accordo si troverà senza eccessivi patemi. D’altronde, come evidenziano gli stessi tifosi: “Il Giraud è la casa del Savoia e questo nessuno può metterlo in dubbio”.
SETTORE GIOVANILE – Il punto “dolente” sulla questione Giraud è la possibilità per il Savoia di usufruire dell’impianto a 360°. Vitter lo evidenzia. “E’ innegabile che la linfa per il futuro del Savoia viene dai giovani. Dobbiamo costruire il nostro progetto sulle nuove promesse del calcio. Solo in questo modo riusciremo a creare le basi per un domani solido e reale”. Ma anche su questo aspetto siamo certi del buon esito dell’accordo con l’Amministrazione visto che anche il settore giovanile ha sempre goduto dell’impianto oplontino.
PROGETTO TECNICO – I dirigenti incalzati sulle domande relative al prossimo campionato, nonostante la questione “non” questione Giraud evidenziano. “Se dovesse restare l’attuale staff tecnico – sottolinea Vitter – il nostro obiettivo è quello di riconfermare buona parte della squadra che ha trionfato quest’anno, per aggiungere quattro, cinque pedine di categoria”.
(Rodolfo Nastro)