11-05-2012 – “Per me la questione Savoia è chiusa”. Con questa perentoria affermazione Giovanni Lombardi (nella foto), all’indomani dell’incontro con i rappresentati del Savoia, Verdezza, Vitter e Salvatore, chiude, definitivamente, le porte ad un suo possibile ingresso in società. E quella che ieri sembrava una fumata grigia, nell’attesa di un ulteriore incontro con la dirigenza oplontina, si è trasformata in una “fumata nera”.
L’imprenditore battipagliese, chiarisce al nostro sito le ragioni che lo hanno portato a questa drastica interruzione della trattativa.
“La condizione per il mio ingresso in società sarebbe stata la presenza dell’attuale allenatore e del direttore sportivo, altrimenti sarebbero usciti dalla società”.
Intende che Vitter e Langella si sarebbero tirati fuori?
“Non solo loro, nel caso in cui avessi imposto due nuovi nomi al loro posto, si sarebbero dimessi in blocco tutti i soci”.
Da qui, quindi, nasce la proposta del 100%?
“Di questo tipo di soluzione non ho mai voluto parlarne. Ho, da sempre, ribadito che mi sarei accontentato di una quota importante, al fine di poter avere un forte potere decisionale, ma mai l’intero pacchetto della società”.
Eppure il presidente Verdezza aveva caldeggiato fortemente il suo arrivo.
“Probabilmente non è lui a rappresentare il pensiero di tutti, ma tanto hanno già trovato la soluzione alternativa”.
Ci spieghi meglio.
“Ormai stanno per chiudere un’altra trattativa che, non sta a me commentare nel merito”.
A questo punto, a meno di clamorosi ed improbabili ripensamenti, sembra che il via libera sia per il gruppo Dionisio. Ad inizio settimana è fissato l’incontro con l’ex diesse di Benevento, Avellino e Cavese, impegnato, per motivi di lavoro, a Bruxelles, in questo fine settimana.
(Rodolfo Nastro)