14-02-2012 – Savoia-Bisceglie all’insegna dell’amarcord. La prima gara della fase a gironi della Coppa Italia nazionale di categoria mette di fronte due squadre che hanno un importante passato in comune. Bisogna tornare indietro con la memoria al campionato 1994/95, serie C2. Dopo il rocambolesco 3-3 dell’andata (per i bianchi: Amura, Lunerti e Musumeci), si giunge alla trentaquattresima giornata, il 21 maggio, ultima della regular season. Al “vecchio” Giraud le due squadre impattano per 0-0: Savoia nei play-off, Bisceglie nei play-out. I nerazzurri pugliesi si salveranno nello scontro diretto contro il Formia. Per il Savoia sarà C1. Proprio così, quell’incontro segnò il passaggio dei bianchi allenati da un giovane Gigi De Canio a scontrarsi con le corazzate del torneo: Benevento prima, Matera poi. Fu apoteosi: un mese dopo, il 25 giugno 1995, con il successo sul Matera per 2-1, con i sigilli di Lunerti e Donnarumma, Torre Annunziata ed il suo Savoia si ritrovarono nel calcio che conta. Insomma, dopo le emozioni vissute al Partenio, sul doppio filo del ricordo per la promozione in B e il successo della Coppa Italia, contro l’Agropoli, il Savoia ed i suoi tifosi, nell’incrocio pericoloso contro il Bisceglie, possono rivivere un altro grande momento del passato con la concreta possibilità di rinvigorire un presente importante per costruire il ritorno nel calcio professionistico.
LO STATO DI FORMA – Il Savoia è reduce dall’importante pareggio interno contro il Gladiator. I bianchi hanno rinviato al mittente le velleità di successo paventate al Giraud, tenendo a distanza l’unica squadra in grado di contendere la promozione diretta ai ragazzi di mister Vitter. Al di là della forma fisica, comunque buona, ottimo l’aspetto mentale dopo il pari di domenica. Il Bisceglie, invece, viene dallo 0-1 in casa del Noicattaro che gli ha consentito di mantenere il secondo posto solitario, ben distante dalla capolista Liberty Monopoli che domina il girone con 10 punti di vantaggio. Il Bisceglie, comunque, si è tolto la soddisfazione di battere la capolista nella finale regionale di Coppa Italia con un sofferto 1-0 al San Nicola di Bari. Potrebbe, così, essere proprio la Coppa l’eventuale lasciapassare per il salto in D, anche se i nerazzurri potrebbero essere “distratti” dalle due prossime sfide, contro Corato e Cerignola, rispettivamente quarta e terza. Lo stato di forma non è brillante, mentalmente la squadra potrebbe risentire delle polemiche nate dopo il successo di Noicattaro, sul presunto scarso impegno dei padroni di casa.
(Rodolfo Nastro)