http://www.solosavoia.it/2012/01/22/savoia-agropoli-rischio-porte-chiuse/

Savoia-Agropoli: rischio porte chiuse La finalissima di Coppa Italia Eccellenza/Promozione potrebbe disputarsi senza pubblico. Possibile sede il “Santa Colomba” di Benevento

Savoia-Agropoli: rischio porte chiuse23-01-2012 – La gioia dello straripante pubblico del “Giraud” al termine della semifinale di ritorno contro il Gladiator è ancora viva negli occhi dei torresi. Un’emozione incontenibile, vera linfa del gioco del calcio che dalla passione, dalla sportività e dalla competenza calcistica deve trarne i giusti insegnamenti. Al punto che anche il canale satellitare più seguito al mondo, Sky, ne ha dato ampia cronaca. Ed è triste pensare che i tanti tifosi che si sono stropicciati gli occhi di un pianto di gioia al triplice fischio di chiusura contro il Gladiator, rischiano una delusione inimmaginabile: vedersi privati della possibilità di poter assistere alla finale regionale del trofeo tricolore il prossimo 1° febbraio. Potrebbe, infatti, disputarsi a porte chiuse con sede il “Santa Colomba” di Benevento, la finalissima del trofeo “Carmine Rea”. Un’ingiustizia bella e servita in nome di regole che in troppe, tante occasioni, non trovano una spiegazione plausibile: “Motivi di ordine pubblico”. Quante volte gli organi preposti con queste fredde parole hanno chiuso stadi, hanno vietato trasferte: spesso a ragione, altre volte, oggettivamente, senza motivo. Siamo convinti che vietare ai tifosi di assistere a Savoia-Agropoli sarebbe una vera incongruenza. Significherebbe privare di un bel sogno tanti appassionati torresi che potrebbero rivedere i propri beniamini alzare una coppa al cielo dopo quarantotto anni, coloro che in una fredda serata di gennaio avevano ritrovato il sapore della festa, l’orgoglio di tifare per la squadra della propria città dopo anni di illusioni e disillusioni, di promesse non mantenute. Savoia-Agropoli va al di là della semplice componente agonistica. Rappresenta la volontà dei torresi di liberarsi da stereotipi negativi e rituffarsi a credere in qualcosa di pulito, ad un patrimonio di tutti. L’attenzione che i mass media hanno dimostrato nell’ultimo periodo, le dichiarazioni di tanti ex (Gigi De Canio su Sky sport ad esempio) sono l’esempio più evidente di come il Savoia e la sua tifoseria rappresentino, ormai un’isola felice dalla quale prendere esempio. E tarpare le ali a questa gioia è quanto di più sbagliato si possa fare. Ecco perché ci auguriamo che gli organi preposti analizzino con la massima attenzione la portata dell’evento e che, in nome del buon senso, possano aprire le porte ai tifosi per poter consentire a tutti di assistere allo spettacolo che, siamo sicuri Savoia ed Agropoli, capoliste dei rispettivi gironi di Eccellenza, di certo, saranno in grado di offrire.(Rodolfo Nastro)





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