03-12-2011 – Il lettore più attento, probabilmente si sarà accorto che da ormai un anno e mezzo non ci occupiamo più del Savoia. Un esilio volontario dovuto ad una serie di dubbi ed incomprensioni con i vertici del club mai chiariti prima d’ora. Inutile sottolineare che la “protesta” nasceva dal presupposto del dovere di chiarezza nei confronti di chi ci dedica un po’ del suo tempo leggendoci.
Oggi, e lo diciamo con sollievo, qualcosa è cambiato. Sono bastati due incontri, voluti dalla società, per convincerci. Speriamo, con questa nota, di persuadere anche gli ancora numerosi scettici che faticano a digerire la trasformazione dell’ex Atletico in Savoia 1908: un vero e proprio “golpe”, secondo gran parte degli sportivi soprattutto della vecchia guardia, condiviso e deciso da pochi.
Per non dire di quello che è stato vissuto come un vero e proprio “scippo” della ultracentenaria storia del club; della scarsa chiarezza sui reali obiettivi della neonata società; dei dubbi sulla forza economica; delle quantomeno improvvide sortite pubbliche di figure di primo piano contro
parte della stampa. Una summa di vicende che ci avevano convinto anche a tenerci lontano dal Giraud.
Oggi, le nostre perplessità hanno trovato risposta. Si è preso atto che, forse, almeno la stampa potesse essere messa in condizione di raccontare del possibile e poi avvenuto passaggio dal vecchio Atletico al nuovo Savoia; si sono precisati gli obiettivi del club cui va dato certamente atto di aver riacceso la “fiammella” dopo le ultime sciagurate gestioni Angellotti, Monaco: a Piazzale Gargiulo si parla di serie D prima possibile, oculata gestione in quella categoria con occhio attento ai bilanci ma senza trascurare alcuna possibilità di un eventuale salto tra i professionisti. Si è deciso di puntare forte sul settore giovanile, non disdegnando la ricerca di nuovi investitori purché sani. E’ dichiarato l’impegno, meglio, la primaria finalità di ordine sociale, di operare con e per i giovani del territorio. Insomma, una netta presa di coscienza di errori e peccati di imperizia ma anche l’aspirazione a crescere riqualificando un club ed una tifoseria che per troppi anni ha vissuto di illusioni cedendo ad avventurieri e faccendieri che poco avevano a che fare con il calcio e nulla con il nostro Savoia.
Silvestro Di Maria
Matteo Potenzieri
Nella foto la stampa sportiva torrese in trasferta a Sapri (06/07)
