25-02-2012 – Con una cerimonia sobria ma ricca di contenuti, com’era nello stile del prof. Leonardo Sfera e di Catello Coppola, sono state scoperte stamani, presso la sala e la tribuna stampa dello stadio Giraud, le targhe in memoria dei due giornalisti scomparsi. Alla presenza dei familiari, dei colleghi giornalisti e delle Autorità, la voce incrinata dall’emozione del consigliere comunale Domenico De Vito, delegato allo sport, ha introdotto la commemorazione sottolineando la piena ed unanime condivisione dell’Amministrazione all’iniziativa promossa dalla testata “Torresette” ed il lungo iter burocratico che ne è scaturito.
La parola è poi passata al sindaco Starita che, nel ringraziare De Vito per la passione ed il sacrificio profuso perché si potessero omaggiare i due concittadini, ha evidenziato come ”..anche dall’intitolazione pubblica a persone di elevato spessore che hanno caratterizzato la vita sociale per il loro impegno quotidiano e professionale, la nostra comunità deve trarre un utile giovamento. Così viene ravvivato un percorso della memoria fatto di straordinario impegno e mosso da sani ideali.”.
Prima della scoperta delle targhe, è intervenuto il giornalista Rino Santoro che, nel sottolineare come l’Amministrazione comunale abbia mirabilmente colto l’opportunità di poter coniugare memoria e sport, ha ricordato “…il prof. Sfera quale punto di riferimento per la stampa locale: uomo di immensa cultura, intuitivo e geniale, sicuramente inarrivabile da chi ne ha poi raccolto il testimone” ed ”…il vuoto affettivo, di interessi e di passione lasciato da Catello Coppola di cui non posso non ricordare l’amore sfrenato che lo legava ai bianchi e, perché no, la singolare attitudine a sbagliare puntualmente i pronostici riguardanti l’amato Savoia”.
Tra i presenti, l’avv. Salvatore Prisco, che ha proposto l’intitolazione della sala stampa del Municipio al recentemente scomparso Paolo Borrelli, il presidente del Savoia Verdezza, i giornalisti Esposito, Lucibelli, Chervino, Pinto, Nastro, Potenzieri, Caracciolo, Gagliardi, Genghi, i politici Raiola, Langella, Bisogno, Gagliardi, Tolino.
IL RICORDO DI MATTEO POTENZIERI – Leonardo Sfera e Catello Coppola, due personaggi diversissimi tra loro ma accomunati da una grande passione: il Savoia. Innumerevoli gli articoli spesi per la maglia bianca dalle pagine di autorevoli quotidiani nazionali ma anche di testate locali, che per anni si sono avvalse della loro penna acquisendo un plus di autorevolezza di cui andare fieri. Stile forbito e “alto” quello del professore, più diretto e immediato quello di Catello, ma entrambi funzionali ad un unico obiettivo: informare il lettore con la massima imparzialità pur nel difficilissimo ruolo che si erano ritagliati da ex giocatore del Savoia il primo, da tifoso incallito fino al midollo il secondo. Ho avuto la fortuna di conoscere entrambi; in maniera più sfumata Sfera, negli anni in cui era impegnato nel tentativo di aprire a Torre una redazione de “Il Mattino”, più intenso invece, il rapporto con Coppola di cui ricordo una solenne paternale per aver avuto l’ardire, io giovanissimo cronista della “Voce”, di correggere un paio di virgole del suo pezzo. Avevo ragione, e scusate l’improntitudine, ma di fronte a “o’ condor “ come amabilmente era soprannominato Catello (per la innata capacità di essere sulla notizia), mi ritirai in buon’ordine.
Insomma due “signori” della carta stampata. Meritavano giustamente di essere ricordati per il loro esempio di buon giornalismo, che li distingueva inevitabilmente da tutti gli altri, improntato com’era, sia pure con tratti profondamente differenti, al massimo rispetto per il lettore.
(Matteo Potenzieri)