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Ritorno al futuro? Il Savoia sembra essere ritornato agli anni ’70. Voci insistenti parlano di un interessamento al club dell’ex presidente Franco Immobile

Ritorno al futuro?08-10-2009 – Corsi e ricorsi storici. La situazione attuale del Savoia è una parente, non tanto lontana, di quella degli anni ’70. Tante analogie tra il Savoia di oggi e quello del passato.
Ma ripercorriamo velocemente la storia degli anni ’70.

Alla fine degli anni ’60, inadempienze economiche ed immagine appannata nei confronti di Lega e delle altre società fanno scivolare il Savoia sempre più giù. Tentano di risollevarlo Langella, De Pamphilis e Pepe per brevi interregni, non riuscendovi affatto. Nel 1973 la situazione è veramente grave, si rischia di non iscriversi al Campionato di Promozione. La delusione è grande tra gli sportivi torresi, molti abbandonano la squadra. Non però alcuni irriducibili tifosi non ancora organizzati in Club ma molto legati all’immagine della squadra ed a quello che per essi rappresenta. Così, i futuri “fedelissimi”, raccolti attorno ad Antonio Bellomo, cui dedicheranno qualche anno dopo il nome del primo “Club Savoia” sorto in città in Via Oplonti, invitano il Dott. D’Amelio ad assumere il ruolo di Commissario del Savoia, per tentare almeno l’iscrizione al campionato. L’impegno è veramente gravoso ma D’Amelio lo assolve brillantemente, coinvolgendo il Napoli di Ferlaino e Crescenzo Chiummariello coordinatore dei Napoli Club. L’Amministrazione Comunale dà una mano mentre il Napoli la parte sua la compie prestando al Savoia una diecina e più di giovani della sua Primavera. Con questa operazione il Savoia riesce perlomeno a non scomparire ed anzi, fattosi avanti l’anno dopo Gioacchino Coppola a sostituire D’Amelio, si riesce addirittura a tornare in D, compiendo un altro piccolo miracolo.

La circostanza raccontata è particolarmente importante in quanto mette in rilievo ancora una volta il ruolo importantissimo che hanno avuto nella storia del Savoia i suoi tifosi, il popolo, che, per quanto umile al momento opportuno riesce a tirare fuori la trovata di ingegno. A Gioacchino Coppola seguiranno Immobile e Pasquale e Michele Gallo che, pur con alti e bassi, comunque tengono acceso il fuoco del tifo. In questi anni avviene pure la trasformazione dei campionati minori e il Savoia viene ammesso di diritto nel campionato di C2 per meriti sportivi. Nel 78-79 a capo della società, si insedia Franco Immobile (nella foto), spinto dai soliti tifosi che pur di spronarlo alla presidenza, lo incontrano perfino di notte, guadagnandosi dal patron torrese l’etichetta di “amici della notte”. La società riuscirà a mantenere la posizione per quattro anni, alla fine dei quali retrocederà però in Interregionale, la vecchia Promozione, non dopo aver addirittura sfiorato la C1. In questa categoria vivacchierà per quasi tutti gli anni ’80, seguita sempre più dai soli “fedelissimi” anche nelle lontane trasferte calabresi e siciliane, mentre a Torre viene chiuso il “Giraud” perchè in ristrutturazione (?).

A distanza di oltre trent’anni la situazione non è affatto cambiata, anche per quanto riguarda la questione stadio. A tal proposito, ieri è arrivata un ordinanza del Sindaco Starita che ha dato disposizione di chiudere il “Giraud”.
Voci sempre più insistenti, parlano di un interessamento al Savoia dell’ex presidente Franco Immobile. Chissà che un suo possibile avvento in futuro, non permetta ai tifosi oplontini di rivivere i fasti di un tempo. Se ciò accadesse, il presidente verrebbe come sempre appoggiato da alcuni esponenti dell’ex club “I Fedelissimi”.
(Redazione)





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