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Il Savoia non si allena al “Giraud”

Il Savoia non si allena al 11-09-2007 – A quarantotto ore dalla sconfitta di Venosa, il Savoia torna al lavoro.
La ripresa degli allenamenti, stranamente, non è avvenuta al “Giraud” ma al comunale di San Giuseppe Vesuviano.
La scelta di allenarsi lontani da Torre Annunziata, è stata voluta perchè il terreno del “Giraud” fosse seminato, ma il fatto che domenica si giochi in casa lascia presagire qualche dubbio, anche perchè, mister Agovino (nella foto) e chi doveva, non si sono presentati al consueto appuntamento con la stampa.
Probabilmente si è cercato di isolarsi dal tifo torrese per preparare con maggiore tranquillità il derby contro l’Ischia, che per mister Agovino, potrebbe già rappresentare l’ultima spiaggia.
La dura contestazione dei tifosi oplontini, all’arrivo della squadra da Venosa, ha messo sull’attenti il tecnico e la squadra, chiamati domenica prossima a vincere e convincere.
Dopo appena 180 minuti di gioco, la piazza torrese chiede già la testa del mister, perchè come il calcio vuole, chi paga alla fine è sempre il tecnico.
Alla presentazione della prima squadra, avvenuta il 31 agosto, i dirigenti oplontini, hanno manifestato la piena volontà di ambire a grossi traguardi: di questo passo, bisogna far ben attenzione a guardarsi le spalle. E’ vero siamo solo alla seconda di campionato, ma un solo punto su sei disponibili, non è di certo un buon segnale, anche perchè, a detta di tutti, mancano rinforzi in difesa e a centrocampo, per un gioco spregiudicato come quello dell’allenatore ex Terzigno.
Subito dopo la sconfitta in Coppa Italia, maturata a Somma Vesuviana, il presidente oplontino, Alessandro Farinelli, aveva annunciato l’arrivo di un difensore e un centrocampista.
Qualche giorno prima dell’inizio del torneo, viene rescisso consensualmente il contratto col difensore Rogazzo, per far posto ad un altro attaccante, Aurelio Venditto. Dulcis in fundo, prima della trasferta di Venosa, il team-manager Lafranco, ha annunciato la chiusura del mercato del Savoia.
Ora c’è da chiedersi a chi addossare le colpe, società o allenatore poco importa. Il Savoia deve rialzarsi e recuperare il terreno perduto. Di umiliazioni se ne sono già avute tante, ora c’è bisogno di un cambio di tendenza. Ognuno si assuma le proprie responsabilità.(di Giovanni Caracciolo)





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