24-03-2007 – Dal 4-2-3-1 al 4-3-3, questa la metamorfosi adoperata dal nuovo tecnico del Savoia Massimo Agovino (nella foto). Un Savoia a trazione anteriore, che si spera, dovrebbe regalare calcio champagne e divertire i tifosi.
Nella consueta conferenza stampa del sabato, mister Agovino racconta la prima settimana da allenatore del Savoia:”Ringrazio la squadra di come mi ha accolto, approccio fantastico si è istaurato subito un bel rapporto. Ho visto gente attenta e disponibile e c’è chi ha già detto di vedere un’altra squadra, questo mi fa piacere”.
Cambiare in pochi giorni modulo tattico può rappresentare un serio problema, ma il mister è soddisfatto di come il gruppo stia apprendendo i nuovi schemi:”Tenendo conto che abbiamo lavorato poco, non credo che la squadra abbia assimilato al meglio tutto quello che occorre per il mio modulo, ma tutto sommato un’infarinatura generata l’ha avuta, anzi più di quanto mi aspettassi, qui c’è gente con ottima cultura calcistica. Ovviamente domani mancheranno pedine importanti quali De Biase e De Rosa che già conoscono questo metodo di gioco, ma questo non dovrà rappresentare nessuna attenuante, questa squadra ha fior di giocatori e degli under fantastici”.
Mister Agovino si è quindi subito cimentato in questa nuova avventura con idee ber precise:”Il Savoia era la squadra dei miei sogni, ma mai credevo di allenarla. A Torre sono tornato in qualche modo nei professionisti. Tengo a precisare, inoltre, che i giocatori non vanno presi in giro: la formazione che scenderà in campo dovrà essere la migliore, chi va in panca è un gradino al di sotto degli altri”.
Gli undici che molto probabilemte scenderanno domani in campo, alle ore 15 contro il Comiso, saranno: Romagnini fra i pali; Abate, Serino, Scognamiglio e Pariggiano in difesa; Costantino, Malgieri e Porzio a centrcampo; tridente composto da Pinto, Di Piazza e Ruggiero.
Mancheranno per squalifica, De Rosa, De Biase e Buono.
Intanto la società invita i tifosi a sostenere il Savoia perché è ancora possibile raggiungere importanti traguardi.
(di Giovanni Caracciolo)