15-10-2006 – Corre il 93’ minuto, angolo per il Savoia. Dalla bandierina Porzio mette al centro, si avventa Caliano di testa, e palla che si impenna e si infila nel sette alle spalle dell’incolpevole Vitale . Il Giraud esplode, è il gol vittoria che proietta i bianchi a quota 8 in classifica. Il Savoia batte la Rossanese, in una gara noiosa e senza particolari sussulti.
Mister Anastasio opta per il suo collaudato 4-2-3-1, costretto a fare a meno all’ultimo momento del giovane Sessa, sostituito da Caldore; a centrocampo invece rientra, dopo un turno di squalifica l’esperto Pinto: Romagnini fra i pali; Costantino, Caldore, Serino e Scognamiglio in difesa; Malgieri e Ruggiero davanti alla difesa; De Rosa, Porzio e Pinto a supporto dell’unica punta Caliano.
Rossanese subito pericolosa nelle prime battute di gioco. Al 2’ un tiro dal limite di Gaccione non inquadra la porta. Il Savoia risponde un minuto dopo con Caliano, la cui conclusione da buona posizione, sfiora l’incrocio. Al 15’ un bel tiro al volo di Pinto dal limite strappa applausi al pubblico di casa. La partita si combatte soprattutto a centrocampo, e nelle azioni offensive di entrambe le squadre, gli attaccanti vengono pescati quasi sempre in off-side. Al 33’ il Savoia si rende nuovamente pericoloso: Ruggiero ruba palla nel cerchio di centrocampo e serve Porzio sulla destra; il laterale biancoscudato avanza e calcia di destro dall’altezza del vertice dell’aria, la palla và di poco alta sulla traversa. La Rossanese si fa vedere nel finale di tempo con un tiro di Fiorino che termina a lato alla destra di Romagnini.
Nella ripresa, Anastasio inverte le posizioni di De Rosa e Porzio nel tentativo di dare maggiore vivacità alla manovra d’attacco. Al 9’ padroni di casa vicini al gol: De Rosa batte velocemente una rimessa laterale servendo Caliano in aria, l’attaccante torrese si gira e tira sul primo palo: Vitale non si lascia sorprendere e blocca. Al 18’ Porzio vola sulla sinistra, evita due avversari e crossa al centro: Caliano anticipa il suo diretto avversario e di sinistro manda di un soffio fuori. I minuti scorrono e la partita stenta a decollare. A dieci minuti dal termine, il trainer dei bianchi inserisce un’altra punta, Nappi, al posto di Costantino, quest’oggi nelle vesti di terzino destro. Ed è proprio quest’ultimo a rendersi pericoloso al 37’ raccogliendo un passaggio di Pinto in aria, ma non inquadrando lo specchio della porta. Nei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Ceccarelli di Terni, il Savoia crea le sue occasioni più pericolose. La prima è con Porzio che dal limite, di destro, colpisce l’esterno della rete dando l’illusione del gol. Subito dopo, sugli sviluppi di un angolo di De Rosa, Nappi di testa trova l’opposizione della difesa calabrese sulla linea di porta. Nell’ultimo minuto di recupero, ancora angolo per il Savoia, lo batte questa volta Porzio e Caliano di testa regala tre importantissimi punti agli oplontini. Al triplice fischio finale, i giovani ragazzi di Paolo Anastasio ricevono i meritati applausi del pubblico torrese, che anche quest’oggi non ha fatto mancare il proprio apporto per tutti i novanta minuti.
Domenica prossima, derby a Palma Campania contro la capolista Neapolis, e proprio in occasione del match clou della 6° giornata il presidente Gigi Farinelli vuole fare un appello alla tifoseria:” Non carichiamo troppo la gara di domenica prossima contro il Neapolis. Costruiamo un buon comportamento sportivo perché chi paga è la società e la città di Torre Annunziata”.
Le interviste:
Il tecnico dei bianchi, Paolo Anastasio è soddisfatto per la determinazione dei suoi ragazzi che hanno dato il cuore e ci hanno creduto fino alla fine:”Non abbiamo brillato per la condizione non al top di alcuni giocatori, ma soprattutto perché la Rossanese ha chiuso tutti gli spazi, concedendo poco e niente. Sottolinerei la voglia di questi ragazzi, che hanno saputo soffrire, e che baciati dalla fortuna hanno trovato il gol vittoria”.
Il credo calcistico del mister è quello di non perdere le partite, giocare per lo zero a zero, per poi creare qualche limpida occasione gol:”Siamo una squadra giovane che deve crescere. Ripeto sempre ai miei ragazzi, che il punto di partenza è il non perdere le partite. Perdere una partita ti può “ammazzare” moralmente, mentre noi dobbiamo stare tranquilli e avere pazienza. Il campionato è lungo, e in interregionale si lotta: salviamoci e poi guardiamo avanti”.
Infine il tecnico elogia gli avversari:”Onore alla Rossanese, squadra tosta e quadrata. Merito loro se abbiamo giocato male”.
Dall’altra parte, Giuseppe Galluzzo, allenatore della compagine calabrese è rammaricato per non essere riuscito a portare a casa un punticino che sarebbe stato comunque meritato:”Questa è la quinta giornata che stiamo pagando. Sappiamo di avere una buona squadra ma dobbiamo crescere. Raccogliamo elogi ma non i punti”.
I soli due punti della Rossanese in classifica possono essere giustificati dal ritardo di condizione della squadra:”Molti dei nostri giocatori sono arrivati il giorno prima dell’inizio del campionato, e abbiamo cominciato la preparazione ad inizio settembre. Eppure abbiamo messo alle corde il quotato Siracusa e quest’oggi ci siamo fatti sfuggire un punto meritato”.
Per il mister ex Lamezia, il punto debole della sua squadra è l’attacco:”Siamo un po’ leggeri in attacco, siamo alla ricerca di una punta che ci dia una mano. Non possiamo crare per poi non concretizzare. Credo comunque che la gara odierna sia stata equlibratissima e che nessuna delle due squadre meritava di perdere”.
A parlare per i bianchi è il bomber Caliano, colui che ha fatto esplodere il Giraud in extremis:”Fare gol allo scadere è qualcosa di eccezionale. Credo che in fin dei conti la vittoria è meritata, visto che Romagnini non è stato mai impensierito e che nel secondo tempo abbiamo fatto qualcosa in più dei nostri avversari”.
L’attaccante torrese passa poi alla dedica del gol:”Dedico questa rete a Nazareno Sposito, calciatore nonché grandissimo amico, che causa un ictus non potrà più giocare. Inoltre la dedico alla società e a questi splendidi tifosi che mi fanno sentire uno di loro. I nostri sacrifici sono il giusto ringraziamento alla società”. (di Giovanni Caracciolo)