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Savoia sconfitto in Coppa I gemelli del gol, Cosa e Sarli, stendono un buon Savoia. Al triplice fischio finale il pubblico oplontino ha comunque applaudito i propri beniamini

Savoia sconfitto in Coppa03-09-2006 – Inizia con una sconfitta la stagione 2006/07 del nuovo Savoia targato Farinelli.
L’esordio al Giraud, per il primo turno di Coppa Italia, vede i bianchi soccombere per 0-2 contro la blasonata Scafatese.
Davanti a 1.500 spettatori, di cui circa 200 provenienti da Scafati, il Savoia non ha sfigurato, anzi nella prima mezz’ora ha
giocato un piacevole calcio. Ovviamente si è risentito molto il carico di lavoro svolto nel ritiro di Rivisondoli e la
mancanza di un esperto centrocampista e di un attaccante che affianchi il troppo solo Caliano.
Da sottolineare il calore del pubblico oplontino che prima della gara e al triplice fischio finale ha chiamato sotto la curva
i propri beniamini applaudendoli e incitantoli a squarciagola: davvero esemplari.
Paolo Anastaio, con il dubbio Serino-Malgieri fino all’ultimo, opta per il 4-2-3-1: l’ottimo Romagnini tra i pali; De Rosa,
Caldore, Serino e Scogliamiglio in difesa; Malgieri e Costantino davanti alla linea difensiva, Avino, Porzio e Pinto a
supporto della punta Caliano.
Prima occasione per gli ospiti: su un cross dalla sinistra, Cosa controlla col petto e tira al volo, Romagnini si distende e
devia in angolo. Due min dopo, la risposta del Savoia con un tiro dal limite di Costantino, con Sorriso che si allunga e mette
in angolo.
All’11’ Caliano lavora un pallone per Pinto al limite dell’aria, la conclusione del centrocampista torrese termina a lato.
La gara scivola via senza tante emozioni fino al 41′, con la Scafatese che passa immeritatamente in vantaggio:
Cosa raccoglie un passaggio filtrante in aria e sul filo del fuorigioco batte Romagnini per lo 0-1.
Un min dopo Marasco prova a scavalcare con un pallonetto il numero uno torrese, dopo una sua uscita di pugni, ma non inquadra
la porta.
4 min di recupero e l’arbitro mette fine ai primi 45 di gioco.
Nella ripresa, i ragazzi di Anastasio partono subito bene. Al 3′ tiro al volo di Costantino da fuori, ma Sorriso blocca
facile.
Al 7′ Ciardiello già ammonito, ferma in modo irregolare Pinto involato verso la porta avversaria: doppia ammonizione e doccia
anticipata per il difensore gialloblù. Savoia in superiorità numerica per quasi un tempo ma mai seriamente pericoloso.
Al 24’punizione dai 25m di Marasco, fischiato a fine gara dal pubblico torrese, e Romagnini respinge di pugno.
Come nel primo tempo, al 41′ arriva il raddoppio ospite. Marasco serve Sarli, in presunta posizione di off-side, e il numero
10, solo davanti a Romagnini non sbalgia lo 0-2.
Il Savoia meriterebbe almeno il gol bandiera, e nell’ultima occasione, De Biase servito da Caliano manda a lato un invitante
pallone.
Termina così la gara. I bianchi, sconfitti, ricevono comunque l’applauso della sud. I tifosi
hanno dimostrato grande mentalità, ma soprattutto hanno capito il difficile momento in cui si trova il loro amato Savoia.
Domenica prossima, al Comunale di Scafati con inizio alle ore 16, ci sarà il ritorno.

Le interviste:

Esposito (all. Scafatese): Il tecnico gialloblè, non nasconde la superirità dei canarini, anche se c’è molto da lavorare anche
per i suoi ragazzi:”Il Savoia è in ritardo di preparazione. Stavamo un pochino meglio noi fisicamente, ma non è mai troppo
facile. Abbiamo una rosa composta da buoni giocatori, ma anche per noi c’è tanto da lavorare”.

Luigi Farinelli: Il presndente del Savoia inizia subito col ringraziare gli splendidi tifosi torresi:”Il pubblico ha dimostrato
tanto affetto per questi ragazzi, e di questo ne sono grato”.
Continua poi il suo discorso sulla gara:”Rispetto le altre squadre abbiamo un arma in più che è il gruppo.
Siamo sulla buona strada e non ci arrendiamo. Ho visto 2-3 giocatori giocare a grossi livelli. Il nostro pacchetto under è
valido, ovviamente manca qualcosa, non a caso siamo alla ricerca di un centrocampista possente e di qualcosa in attacco”.

Anastasio: Il tecnico oplontino non è deluso dalla prestazione dei suoi, anche perchè consapevole del ritardo di
preparazione:”Non sono deluso, anche se perdere non fa mai piacere. Serino e Malgieri erano in dubbio fino all’ultimo, e ci
hanno tenuto in ansia per tutta la gara. Non siamo ancora in condizione e la squadra deve capire quando accellerare e quando
controllare la gara. Non bisogna forzare le gicate”.
La gara odierna rapprsentava comunque il primo impatto di molti giovani col pubblico, e la tensione si è fatta sentire:”Molti
giovani sin falla mattinata erano nervosi e tesi. Ho cercato di sdrammatizzare la situazione, dicendo loro che questa era solo
una partita e che comunque il pubblico li avrebbe appoggiati, cresceremo anche in questo.
Complessivamente credo che abbiamo dato buone conferme, ed inoltre potevamo far gol anche noi su quella bella azione nel finale”.
Il discorso del mister verte poi sul giovane Porzio:”Porzio secondo me è un grande giocatore, deve solo acquistare continuità
e determinazione. Dobbiamo assestarci un po tutti fisicamente e avere la sicurezza totale. La nostra arma è la battaglia.
Sono sicuro che già a Scafati faremo una partita migliore”.

Malgieri: Il pensiero del capitano dei bianchi è rivolto al pubblico oplontino:”La vicinanza del pubblico è fondamentale. I
tifosi hanno capito le difficoltà ed hanno deciso di starci vicino nel bene e nel male.
Ci hanno seguito anche a Rivisondoli, contenti che il Savoia era passato nelle mani di un torrese.
Stiamo lavorando per raggiungere un ottima condizione e giocarcela con squadre blasonate come la Scafatese.

Marasco: L’ultimo a parlare in sala stampa è l’ex Marasco, torrese doc fischitato a fine gara dalla curva:”Per me è la prima
volta giocare al Giraud da ex. Un pizzico di emozione ma poi in campo ognuno pensa per la propria squadra.
I tifosi del Savoia non hanno capito niente e si sono comportati male nei miei confronti, perchè se io volevo abbandonare la
nave, l’abbandonavo l’anno scorso andando a Cava. Sul campo abbiamo dimostrato la nostra superiorità.
Per quanto riguarda il Savoia, mi auguro che la nuova società lavori con tranquillità e serenità, e che raggiungano gli
obiettivi per i quali stanno duramente lavorando”.(di Giovanni Caracciolo)





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